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Devozione e memoria: Ravello celebra i Santi Cosma e Damiano con il tradizionale pellegrinaggio

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I santi Cosma e Damiano

Ravello ha celebrato venerdì 26 settembre i Santi Cosma e Damiano: il santuario meta di pellegrinaggi e tradizioni popolari. Storie di fede, ricordi familiari e cammini a piedi dalla Costiera Amalfitana.

Ravello, festa dei Santi Cosma e Damiano: pellegrinaggi, tradizioni e ricordi di fede

Il 26 settembre la Chiesa cattolica si sono celebrati i Santi Cosma e Damiano, e a Ravello la ricorrenza si è rinnovata con una forte partecipazione popolare. Il santuario dedicato ai due martiri, incastonato nella roccia e affacciato sul mare, continua ad attirare ogni anno migliaia di fedeli, che vi giungono in pellegrinaggio per ringraziare i Santi Medici o chiedere protezione, soprattutto per le ferite dell’anima oltre che per quelle del corpo.

La tradizione del cammino a piedi, che un tempo coinvolgeva intere famiglie provenienti dall’Agro Nocerino-Sarnese, da Angri, Pagani, Cetara e dai borghi della Costiera, resta viva nei ricordi di chi l’ha vissuta. Non mancavano i pellegrini da Praiano, Positano e Agerola, che spesso affrontavano il percorso come segno di devozione.

I ricordi di famiglia

Molti racconti si intrecciano con la devozione popolare. Tra questi, quello di una nonna originaria di Agerola, cresciuta tra sacrifici e molto legata ai Santi Cosma e Damiano. Ogni anno affrontava il pellegrinaggio, portando con sé le speranze di guarigione per i nipoti più fragili. Storie come la sua testimoniano il legame profondo tra fede, famiglia e tradizione.

La memoria di Amalfi

Anche da Amalfi il pellegrinaggio era un appuntamento fisso. Si partiva a piedi dalla Valle dei Mulini, attraversando Scala e Pontone, fino a raggiungere il santuario. Dopo la messa e le preghiere, l’incontro con l’indimenticato don Pantaleone Amato, parroco accogliente e stimato, era parte integrante del rito comunitario.

Non mancavano le tradizioni popolari, come l’offerta “uno pagato e due presi” delle immagini sacre, o la sosta lungo il cammino per consumare il pasto preparato in casa: gattò di patate, frittata di spaghetti, crocché, frutta e vino paesano. Una “marenna” semplice e autentica, oggi chiamata con il termine moderno di picnic, che completava la giornata di festa.

Un legame che resiste

Il culto dei Santi Cosma e Damiano a Ravello resta un pilastro della devozione popolare in Costiera Amalfitana. Il pellegrinaggio, che ieri come oggi unisce comunità diverse, è un segno tangibile di fede condivisa e di memoria collettiva.

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