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Si schianta a 300 km/h, funerale con neomelodico, murales e Ferrari

Si chiamava Orsus Brischetto il ragazzo morto  in un incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Una tragedia consumatasi nella giornata di venerdì 22 luglio, quando il 2eenne si trovava a bordo di un’Audi R8 in compagnia di altre due persone, un amico coetaneo e una ragazza incinta. Il primo è ricoverato in gravi condizioni, la seconda è fuori pericolo. L’incidente è avvenuto all’altezza del chilometro 37.500 del Gra, nei pressi dell’uscita Casilina.

Incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma, morto ragazzo: il video prima del dramma

Un amico del 22enne ha girato un video, riprendendo tutta la scena che ha preceduto la tragedia. Il video è stato pubblicato sui social pochi istanti prima dello schianto mortale. La telecamera dello smartphone ha ripreso anche il tachimetro: segnava quasi 300 chilometri all’ora Il conducente della vettura, improvvisamente, ha per il controllo della vettura, andandosi a schiantare contro il guard rail.

Nulla da fare per il 22enne: i sanitari del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dopo il trasferimento al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata. Troppo gravi le ferite riportate dal giovane, morto pochi minuti dopo il suo arrivo in ospedale. Gli altri due ragazzi a bordo della vettura sono stati estratti dai vigili del fuoco ancora vivi dall’abitacolo semidistrutto della vettura.

Le indagini

Entrambi sono stati affidati alle cure dei sanitari. Stando a quanto si apprende, la ragazza incinta non sarebbe in pericolo di vita. Sulla dinamica dell’incidente (su cui non c’è alcun dubbio, dato il video pubblicato sui social che testimonia come sono andati i fatti), stanno indagando gli agenti della polizia di Stato. L’Audi è stata sequestrata ed è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria come riportato da Fanpage.

I funerali

Martedì scorso, 26 luglio, si sono tenuti i funerali del ragazzo – di origine nomade di Aprilia -, nella basilica di San Lorenzo fuori le mura. Il rombo delle auto da corsa ha accompagnato la bara, in bianco e con le maniglie dorate, mentre dagli altoparlanti risuonava “I will survive” di Gloria Gaynor. Lunedì sera, invece, la fiaccolata in ricordo di Nicholas con l’esibizione musicale del cantante napoletano Kekko Dany, seguita dai giochi pirotecnici. In un video pubblicato sui social viene mostrata anche l’esibizione del neomelodico nella villa di Tivoli dove abitava la famiglia.

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