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Radioterapia, al Ruggi raggiunto un importante traguardo grazie al Gammapod

Radioterapia, al Ruggi raggiunto un importante traguardo grazie al Gammapod
Il Gammapod

La Radioterapia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretta dal dottor Davide Di Gennaro, ha concluso con successo il primo ciclo di Radioterapia Stereotassica della Mammella utilizzando il sistema Gammapod. Questo innovativo apparecchio, unico nel Sud Italia e tra i soli cinque esistenti al mondo, rappresenta un avanzamento significativo nella cura dei tumori al seno.

Salerno, trattamento innovativo al Ruggi con il Gammapod

Il Gammapod è progettato per trattare la mammella con estrema precisione, adottando una metodica stereotassica che riduce il rischio di danneggiare tessuti sani, come il cuore e il polmone. “Grazie alla particolare posizione prona della paziente, riusciamo a concentrare l’irradiazione esclusivamente sulla lesione, minimizzando gli effetti collaterali”, spiegano i medici del Ruggi.

La prima paziente trattata con questa tecnologia aveva già subito un ciclo di radioterapia convenzionale undici anni fa. A seguito della diagnosi di una recidiva di 7 mm, è stata sottoposta a un intervento conservativo, seguito da un nuovo trattamento radiante. “La reirradiazione con tecniche tradizionali avrebbe comportato un elevato rischio di tossicità cutanea e cardiaca. Il Gammapod ha invece permesso un trattamento sicuro ed efficace, ben tollerato dalla paziente”, sottolinea il dottor Di Gennaro.

L’equipe medica che ha portato a termine il trattamento è composta dai dottori Arturo Losco, Giuseppe Scimone, Ernesto Falcone, Bruno Curcio e Diana Laslo, affiancati dal team di Fisica Sanitaria guidato da Antonio Orientale, con Immacolata Pilotti, Silvio Maffei e Pierluigi D’Andria.

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