In provincia di Salerno quasi 22mila studenti iscritti a istituti tecnici e professionali per l’anno 2025-2026. Formazione mirata e diplomi spendibili sul mercato del lavoro. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
A Salerno quasi 22mila iscritti a istituti tecnici e professionali
La nuova stagione scolastica nel Salernitano prende il via con numeri incoraggianti per la filiera tecnico-professionale, confermandosi motore di formazione e occupazione per i giovani. Sono 21.985 gli studenti che da settembre frequenteranno istituti tecnici e professionali in provincia, in controtendenza rispetto alla flessione registrata a livello nazionale.
Crescita costante
I dati parlano chiaro: gli istituti professionali passano dai 9.112 iscritti dello scorso anno ai 9.213 del 2025-2026, con 11 nuove classi. Gli istituti tecnici crescono da 12.040 a 12.160 iscritti, registrando un incremento di 120 unità. Secondo i dirigenti scolastici, questo riflette la fiducia del territorio in percorsi formativi che offrono diplomi immediatamente spendibili sul mercato del lavoro.
I settori trainanti
L’istruzione professionale salernitana si caratterizza per due anime principali: il comparto alberghiero e quello agricolo. Tra le scuole alberghiere, l’istituto “Domenico Rea” di Nocera Inferiore, Pagani e San Valentino Torio spicca con 940 iscritti, registrando tassi di occupazione dei diplomati significativi: il 40,28% trova lavoro entro 223 giorni dal titolo, il 21,6% con contratti a tempo indeterminato e oltre il 42% in mansioni coerenti con il percorso di studi. Seguono il “Virtuoso” di Salerno (761 iscritti), il “Sacco” di Sant’Arsenio (259), il “Corbino” di Contursi Terme (310), il “Santa Caterina Amendola” di Salerno (255) e il “Vanvitelli” di Cava de’ Tirreni (181). Complessivamente, il settore alberghiero-accoglienza e agrario conta 6.445 studenti.
Sul fronte agricolo, l’istituto Profagri con 985 iscritti propone un percorso quadriennale di agrotecnico con due anni successivi di alta formazione, formando figure specializzate nella gestione di colture, macchinari e impianti. L’istituto funge anche da laboratorio produttivo, con un punto vendita e etichette di vini didattici come “Capoclasse”, “Pennarossa” e “Note di classe”.
L’anima tecnica e industriale
Il settore industriale rappresenta il cuore degli istituti tecnici. A Salerno il Galilei supera i 1.000 iscritti (1.035), con un tasso di occupazione dei diplomati del 46% entro 188 giorni. Seguono il Focaccia (862 studenti, 39,3% occupati entro 245 giorni), l’Itis Fermi di Sarno (1.099), il Vanvitelli di Cava de’ Tirreni (1.060) e il Pacinotti di Scafati, il più popoloso con 1.453 iscritti. L’istituto Trani di Salerno, con 516 iscritti, rappresenta l’anima artigianale e industriale. La fotografia complessiva restituisce un territorio che investe nella concretezza: Salerno forma professionalità in grado di rispondere alle esigenze delle imprese locali, coniugando tradizione e competenze innovative, in controtendenza rispetto al calo nazionale.