Quattro famiglie del Vallo di Diano in protesta la riduzione dei fondi per l’assistenza domiciliare per bambini con patologie gravi. Si attende un confronto con i vertici del Piano Sociale di Zona. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Fondi ridotti per l’assistenza domiciliare nel Vallo di Diano: la protesta
La riduzione dei fondi destinati agli assegni di cura nel Vallo di Diano ha acceso un forte dibattito e portato quattro famiglie di bambini affetti da malattie gravissime a chiedere ufficialmente chiarimenti tramite il loro legale, l’avvocato Vincenzo Cozza. Si tratta di un sostegno economico fondamentale per garantire le cure domiciliari necessarie a questi piccoli pazienti.
Nonostante la crescente domanda di assistenza, il budget complessivo non è stato incrementato, anzi si è registrata una riduzione, con conseguente diminuzione del supporto economico a disposizione delle famiglie. Il Consorzio che gestisce il terzo settore nel comprensorio valdianese ha risposto che «prevale il diritto alla riservatezza rispetto a quello di difesa rappresentato nell’istanza», aggiungendo che la documentazione fornita sarebbe sufficiente a tutelare i diritti delle famiglie. Una risposta che, tuttavia, non ha placato le preoccupazioni e l’amarezza dei genitori, alle prese con ritardi e tagli che mettono a rischio la continuità delle cure.
Il presidente del Piano Sociale di Zona, Michele Di Candia, ha spiegato che «sono stati approvati tutti gli assegni per chi ne ha diritto, ma a causa della riduzione delle risorse è stata necessaria una redistribuzione basata su reddito e gravità della patologia». Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra le famiglie coinvolte e i vertici del Piano Sociale di Zona, rappresentati dal presidente Michele Di Candia e dal direttore generale Antonio Florio, per cercare una soluzione condivisa e garantire il sostegno necessario a chi affronta sfide così difficili.