Prezzo del grano duro in crollo, rischio campi vuoti: a Bari la protesta di Coldiretti con oltre 8mila partecipanti. Il Governo annuncia la Cun dal 1° gennaio 2026 e la pubblicazione dei costi medi di produzione da parte di Ismea.
Crollo del prezzo del grano duro: protesta degli agricoltori, Coldiretti Campania a Bari
“Stop ai trafficanti di grano, basta speculazioni”. Con questo slogan oltre 2mila agricoltori campani hanno preso parte alla manifestazione di protesta a Bari, organizzata da Coldiretti, in contemporanea con altre piazze italiane: Palermo, Cagliari, Firenze e Rovigo.
Le richieste di Coldiretti
Gli agricoltori chiedono misure concrete per fermare il crollo del prezzo del grano duro, che mette a rischio la sostenibilità delle aziende agricole. Coldiretti ha avanzato sette proposte, tra cui l’istituzione della Commissione unica nazionale (Cun) del grano duro e la pubblicazione dei costi medi di produzione da parte di Ismea.
La risposta del Governo
Dal palco della manifestazione, collegato in diretta, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha annunciato provvedimenti immediati:
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dal 1° gennaio 2026 la Cun diventerà l’organo ufficiale in cui agricoltori e acquirenti stabiliranno il prezzo del grano;
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a partire da lunedì 29 settembre 2025 Ismea renderà pubblici i costi medi di produzione, così da garantire trasparenza e limitare la concorrenza sleale.
Il corteo a Bari
Il corteo, aperto da una decina di trattori, ha raggiunto la sede della Presidenza della Regione Puglia. Alla mobilitazione hanno partecipato circa ottomila persone, arrivate non solo dalla Campania ma anche da Puglia, Basilicata, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna.