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Progetto Sprint a Salerno, lo sport che ridà energia e sorriso agli anziani

Progetto Sprint a Salerno, lo sport che ridà energia e sorriso agli anziani
La piscina

Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, cresce l’attenzione attorno al Progetto Sprint, l’iniziativa promossa da Salerno Solidale e dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Salerno con l’obiettivo di favorire il benessere psicofisico degli anziani attraverso attività sportive mirate.

Un percorso che trova ulteriore legittimazione nel recente aggiornamento dell’articolo 33 della Costituzione, dove si riconosce il valore educativo e sociale dello sport in tutte le sue forme e per ogni età.

Progetto Sprint a Salerno, lo sport ridà sorriso agli anziani

In palestra, decine di persone sono impegnate nella ginnastica dolce, mentre in piscina sta per iniziare la seduta di acquagym. La richiesta è così alta che i circa cento posti disponibili risultano quasi interamente occupati.

Il progetto, finanziato attraverso il Programma regionale Pr Campania Fse+ 2021-2027, prevede un investimento complessivo di circa 500 mila euro per il triennio 2025-2028 e coinvolge, oltre agli enti promotori, l’associazione Auser, l’Ens, l’Asl e l’Università di Salerno. «Abbiamo quasi cento utenti, tutti molto assidui», sottolinea la responsabile del progetto, Luisa Zotti. Si tratta di persone dai 65 anni in su che partecipano con continuità alle attività, spesso due volte a settimana. La prevalenza è femminile, con utenti che superano anche i 90 anni.

All’interno della palestra le lezioni di ginnastica dolce, coordinate dall’istruttrice Roberta Avallone, rappresentano il primo approccio. Da lì, molti decidono di approfondire con attività aggiuntive, come yoga o esercizi in acqua. Le testimonianze raccolte delineano un quadro di forte coinvolgimento: Lina, 83 anni, racconta di aver iniziato a frequentare la palestra solo in età avanzata; Flora, 78 anni, definisce il progetto «una bella iniziativa». Per l’istruttrice, l’obiettivo resta chiaro: migliorare la qualità della vita attraverso esercizi di ripristino muscolare, articolare e di allungamento.

Una particolare attenzione è riservata anche alle persone non udenti, grazie alla collaborazione con l’Ens e alla presenza degli operatori che traducono in Lis le indicazioni degli istruttori. In piscina, intanto, il percorso continua: tra chi affronta i primi esercizi e chi, come Berta, 92 anni, nuota sostenuta da una cintura galleggiante, il filo conduttore resta la volontà di mantenere autonomia e vitalità. «Quando scendo in acqua non sento l’età che ho», afferma sorridendo.

Il Progetto Sprint conferma così il ruolo centrale dello sport come strumento di inclusione, prevenzione e miglioramento del benessere quotidiano, offrendo alla città un modello di partecipazione che unisce generazioni e competenze professionali.

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