Torna alta l’attenzione a Sapri dopo la pubblicazione di diversi articoli giornalistici che riporterebbero presunti fenomeni mafiosi in città. Sulla vicenda è intervenuto il gruppo consiliare di minoranza “SiAmo Sapri”, che ha chiesto un intervento ufficiale dell’amministrazione comunale per difendere l’immagine della città e garantire trasparenza ai cittadini.
La richiesta del consigliere Nicodemo Giudice
Il consigliere di opposizione Nicodemo Giudice ha sollecitato la maggioranza a prendere posizione rispetto ai contenuti di tali articoli, che da mesi alimentano un dibattito acceso nella comunità saprese.
“È doveroso per un consigliere comunale chiedere spiegazioni su cosa stia accadendo. Non possiamo accettare che si parli sistematicamente di attività mafiose a Sapri senza un chiarimento da parte dell’amministrazione”, ha dichiarato Giudice.
Il consigliere ha ricordato inoltre la delibera di Giunta di agosto, con la quale il Comune aveva espresso la volontà di difendere l’immagine della città da eventuali attacchi mediatici o notizie diffamatorie.
Richiesta di azioni concrete e trasparenza
Giudice ha chiesto di sapere se il Comune abbia contattato la testata giornalistica responsabile delle pubblicazioni, e se siano state intraprese azioni legali o istituzionali per tutelare la reputazione del territorio e delle imprese locali.
I cittadini e i turisti devono poter stare tranquilli. È necessario chiarire cosa ci sia di vero in queste notizie e se siano stati presi provvedimenti concreti.
Legalità e rispetto del bene pubblico
Il consigliere ha infine sottolineato che, pur riconoscendo possibili criticità nella gestione amministrativa e privata di alcune attività, non è accettabile assimilare queste situazioni a dinamiche mafiose.
Può esserci un problema di legalità o di opportunità nelle scelte pubbliche e private, ma da qui a parlare di mafia ce ne passa.
Un tema che divide la città
La vicenda continua a tenere banco nel dibattito politico e cittadino di Sapri, dove l’opposizione chiede chiarezza e trasparenza, mentre la maggioranza è chiamata a fornire una risposta istituzionale per tutelare il nome del Comune e dei suoi cittadini.









