Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, l’ipotesi di una visita di Papa Leone XIV nell’Agro nocerino sarnese inizia a prendere forma dopo un passaggio informale ma significativo avvenuto in Vaticano, a margine della cerimonia di svelamento del presepe donato dalla Diocesi di Nocera Sarno alla Santa Sede e collocato al centro di piazza San Pietro.
Presepe in Vaticano e invito al Papa: l’Agro nocerino sarnese attende una possibile visita
Al termine dell’evento, il pontefice, dopo aver ringraziato ufficialmente la diocesi per il dono, ha lasciato il palco per salutare una delegazione diocesana nell’Aula Paolo VI. Dopo l’incontro con il vescovo Giuseppe Giudice, il Papa si è soffermato con alcuni collaboratori del presule. In quel contesto è arrivato l’invito verbale a visitare l’Agro nocerino sarnese. Alla sollecitazione, Papa Leone XIV ha risposto manifestando disponibilità, precisando però che l’invito formale dovrà provenire dal vescovo diocesano.
Secondo quanto ricostruito, monsignor Giudice avrebbe immediatamente assicurato che l’invito ufficiale sarebbe stato inoltrato alla Santa Sede. Un impegno ribadito poche ore dopo anche nel corso del suo intervento pubblico durante la cerimonia di inaugurazione del presepe, quando il vescovo ha rivolto direttamente al Papa l’auspicio di una visita per un momento di preghiera sulla tomba di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
A questo punto l’attenzione si sposta sul Vaticano, da cui si attendono indicazioni ufficiali per verificare se nel calendario dei viaggi pastorali del pontefice possa essere inserita una tappa nella Valle del Sarno. In ambito diocesano prevale un cauto ottimismo: anche una visita di breve durata, limitata a poche ore, viene considerata un’ipotesi concreta. L’eventuale arrivo del Papa rappresenterebbe un evento storico per un territorio che non accoglie un pontefice dal 12 novembre 1990, quando Papa Giovanni Paolo II atterrò allo stadio San Francesco di Nocera Inferiore.
La presenza dei primi cittadini dell’Agro nocerino sarnese alla cerimonia romana ha rafforzato le aspettative istituzionali. Dai sindaci sono arrivati segnali di fiducia e attesa, con l’auspicio che l’invito possa tradursi in una risposta positiva da parte del Santo Padre. L’iniziativa del presepe, collocata nell’anno giubilare, viene letta come un segnale simbolico forte, legato alla storia religiosa e culturale di un territorio che rivendica un ruolo centrale nel passato ecclesiastico.
Non sono mancate, tuttavia, le polemiche. L’assenza del sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ha attirato l’attenzione e acceso il dibattito. Il primo cittadino ha chiarito che la mancata partecipazione non è legata a una presa di distanza dall’iniziativa religiosa, ma a una scelta amministrativa maturata nei mesi precedenti. In particolare, Ferraioli ha ricordato che, in occasione della richiesta di contributo avanzata dalla Diocesi per la realizzazione del presepe, il Comune di Angri aveva deciso di non aderire, ritenendo la spesa non prioritaria rispetto ad altre esigenze della comunità.
Ferraioli ha inoltre spiegato di aver avanzato una proposta alternativa, ovvero l’esposizione itinerante del presepe nelle città della diocesi dopo la permanenza in piazza San Pietro, ipotesi che non sarebbe stata accolta a causa della complessità strutturale dell’opera. Una posizione che ha contribuito ad alimentare il confronto politico e istituzionale attorno a un’iniziativa che, intanto, continua a tenere alta l’attenzione su una possibile visita papale nel territorio dell’Agro nocerino sarnese.








