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Positano, nuove regole sulle spiagge: divieto di cani, radio e teli vicino alla battigia

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A Positano nuovi divieti in spiaggia: niente cani, radio o teli vicino alla battigia. Il sindaco Guida spiega motivazioni e eccezioni, tra sicurezza e tranquillità dei bagnanti. Lo riporta Il Corriere della Sera.

Positano: divieti di cani, radio e teli in spiaggia

A Positano arrivano misure restrittive per l’uso delle spiagge e degli arenili: da martedì scorso non è più permesso portare animali domestici, anche se guinzagliati o con museruola. Il provvedimento riguarda tutte le aree demaniali destinate alla balneazione, comprese le spiagge libere. L’ordinanza vieta inoltre l’uso di radioline tra le 13 e le 16, per non disturbare chi vuole riposare, e proibisce giochi come pallone, pallavolo o bocce che possano turbare la quiete. Restano confermati i divieti per venditori ambulanti e operatori di servizi come massaggi, a tutela della tranquillità dei bagnanti.

Il sindaco Giuseppe Guida spiega: «Ammiamo gli animali, ma bisogna conciliare il diritto di chi vuole portare il cane al mare con quello di chi preferisce spiagge libere dagli animali. La normativa regionale consente di individuare aree specifiche per gli animali, con servizi adeguati. Appena approveremo il Piano demaniale, definiremo gli spazi dedicati».

Sono esclusi dal divieto i cani da salvataggio al guinzaglio con conduttore qualificato, i cani guida per non vedenti e quelli impiegati nei servizi di sicurezza. L’ordinanza prevede anche che la fascia di spiaggia più vicina all’acqua rimanga libera: cinque metri per la Spiaggia Grande, tre metri per le altre, vietando falò, ombrelloni, sedie, sdraio o teli. Guida rassicura: «Lo spazio libero non ridurrà i posti disponibili e le attività dei lidi non subiranno ripercussioni né sulle tariffe».

La stagione balneare sarà prorogata fino ai primi giorni di novembre. Sul turismo, il sindaco sottolinea: «I dati della tassa di soggiorno confermano flussi simili allo scorso anno. Dopo gli anni post-Covid, la situazione è più gestibile, anche se gli sbarchi via mare restano una criticità. Abbiamo chiesto alla Regione di partecipare alle decisioni sul Piano accosti, ma finora non è possibile».

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