Unità del Cluster sul commissario Annunziata per la questione Porto di Napoli. Riunione straordinaria dell’Organismo di Partenariato: pieno sostegno contro l’ipotesi di trasferire i fanghi di Bagnoli: «Va tutelata l’operatività dello scalo». Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Porto di Napoli, unità del Cluster sul commissario Annunziata
Nessun compromesso sulla tutela del porto partenopeo. È questo il messaggio chiaro e unanime emerso dalla riunione straordinaria dell’Organismo di Partenariato dello scalo di Napoli, convocata d’urgenza dal presidente uscente Andrea Annunziata. Al centro dell’incontro, l’ipotesi di impiegare le casse di colmata per accogliere i sedimenti provenienti dalla bonifica di Bagnoli, opzione respinta in blocco da tutte le componenti del cluster portuale.
Annunziata, insieme al segretario generale Giuseppe Grimaldi, ha ribadito l’incompatibilità dell’operazione con le esigenze strategiche del porto: le casse di colmata, hanno spiegato, saranno interamente occupate dai materiali degli escavi urgenti dei fondali. «Non c’è spazio nemmeno per un solo metro cubo dei fanghi di Bagnoli», hanno sottolineato.
Nel documento conclusivo, l’organismo ha espresso pieno apprezzamento per la gestione dell’ultimo quadriennio, lodando il lavoro di Annunziata e Grimaldi e la loro decisa presa di posizione a tutela dello scalo napoletano. Il parlamentino portuale ha inoltre invitato i vertici dell’Autorità a rappresentare in ogni sede istituzionale il netto dissenso verso qualunque iniziativa che possa ostacolare le operazioni di dragaggio o compromettere la funzionalità e la sicurezza del porto. Si chiede, inoltre, chiarezza in merito alle «informazioni distorte» che avrebbero portato la struttura commissariale per Bagnoli a formulare proposte ritenute inaccettabili.
Una difesa compatta del porto
Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti delle principali realtà portuali: tra loro Tommaso Cognolato (Terminal Stazione Marittima e presidente Assiterminal), Pasquale Legora de Feo (Consteco e Soteco, presidente Fise Uniport), Francesco Tavassi (Confindustria), Marco Di Stefano (Confcommercio e Conftrasporto), Agostino Gallozzi (Assologistica), Gaetano Antimagnella (Federagenti), Domenico De Crescenzo (Fedespedi e Anasped), Fabio Carannante (Assarmatori) e numerosi altri delegati.
L’intervento di Legora de Feo è stato tra i più decisi: ha difeso gli investimenti pubblici realizzati per il completamento della darsena di levante e ha attaccato l’ex assessore comunale Mario Calabrese, accusato di non aver adeguatamente rappresentato le esigenze del porto durante il suo mandato nel Comitato Portuale.
Rinnovato pieno appoggio ad Annunziata
Tutti i partecipanti, senza eccezioni, hanno espresso contrarietà alla linea del Commissario di Governo e rinnovato il pieno appoggio ad Annunziata. Oltre alla ferma opposizione al possibile stoccaggio dei sedimenti, è emersa una chiara critica alla discontinuità nella governance ipotizzata dal ministro Salvini.
Anche i sindacati, Cisl e Cgil, hanno riconosciuto i risultati ottenuti negli ultimi anni, sottolineando il miglioramento complessivo del sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, pur mantenendo le proprie posizioni critiche. Un fronte compatto, dunque, che difende l’autonomia e il futuro del porto di Napoli, ponendo il veto su qualsiasi scelta che ne comprometta la crescita o la funzionalità operativa.