Il Comune di Agropoli introduce nuove regole per l’assegnazione dei punti di ormeggio nel porto turistico, con concessioni fino a 4 anni, criteri di trasparenza e premi per progetti sostenibili e innovativi. Lo riporta InfoCilento.
Porto di Agropoli, nuove regole per le concessioni di ormeggio: criteri e durata
L’amministrazione comunale di Agropoli ha ridefinito le regole per le concessioni demaniali marittime destinate all’ormeggio della nautica da diporto. Con la Deliberazione della Giunta Comunale n° 505 del 30 ottobre 2025, sono stati stabiliti criteri orientati a trasparenza, imparzialità e valorizzazione del territorio.
Concessioni in scadenza e iter procedurale
La validità dei titoli concessori in essere, prorogata fino al 31 ottobre 2025, ha permesso di tutelare le attività strategiche per l’economia locale e di mantenere produttivo il demanio marittimo. La delibera distingue chiaramente tra concessioni turistico-ricreative e punti di ormeggio, considerati un servizio pubblico locale a rilevanza economica. Dopo il rigetto delle domande di nuovi titoli presentate da alcuni concessionari uscenti, l’amministrazione procederà con una procedura a evidenza pubblica e comparazione delle domande concorrenti, garantendo trasparenza e pari condizioni tra i partecipanti.
Criteri operativi e durata
La Giunta ha fissato la durata massima delle concessioni a quattro anni, in linea con il progetto regionale di fattibilità tecnica ed economica del porto. Ogni soggetto potrà ottenere al massimo una concessione per lo stesso programma imprenditoriale. I candidati saranno valutati sulla base di requisiti tecnici, finanziari ed esperienza pregressa. In caso di più domande, saranno premiati i progetti innovativi con attenzione a:
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Sviluppo del territorio e promozione turistica.
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Valorizzazione delle PMI locali e ricadute occupazionali.
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Sostenibilità e utilizzo di materiali eco-compatibili, con minimo impatto ambientale.
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Miglioramento dei servizi, accessibilità e decoro urbano.
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Inclusione sociale, garantendo libero accesso ai punti di ormeggio, anche alle persone con disabilità.
Nel periodo di transizione, le concessioni esistenti restano valide, ma eventuali investimenti saranno realizzati a rischio del concessionario, senza pregiudicare le future decisioni del Comune.








