Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, l’ultimo scorcio dell’anno amministrativo a Salerno si apre con una seduta del Consiglio comunale destinata a lasciare il segno, sia per i temi in agenda sia per gli scenari politici che potrebbero delinearsi nelle prossime settimane. L’assise torna a riunirsi questa mattina, a partire dalle 9, nel Salone dei Marmi di Palazzo Guerra, luogo carico di valore simbolico che nel 1944 ospitò il Governo Badoglio e segnò la cosiddetta “svolta di Salerno”.
Porta Ovest e bilancio al banco di prova: oggi il Consiglio comunale
All’ordine del giorno non figurano soltanto provvedimenti di carattere finanziario, primo fra tutti il bilancio di previsione 2026-2028, ma anche nodi urbanistici e passaggi politici che potrebbero incidere profondamente sulla durata della consiliatura. Tra questi, la variante al Piano urbanistico comunale necessaria per consentire la prosecuzione dei lavori di Porta Ovest, opera strategica per la viabilità del retroporto, e le voci sempre più insistenti su un possibile passo indietro del sindaco Enzo Napoli.
La seduta si aprirà con la surroga del consigliere Roberto Celano, eletto in Consiglio regionale e dunque costretto a lasciare l’aula di Palazzo di Città dopo 24 anni trascorsi tra i banchi dell’opposizione. Al suo posto subentrerà Luca Esposito, destinato a diventare il più giovane componente del consesso. Un ingresso che potrebbe avere un orizzonte temporale limitato, nel caso in cui si concretizzasse una chiusura anticipata della legislatura.
È proprio questo il tema politico che aleggia con maggiore forza sull’assise. Secondo indiscrezioni mai smentite, il sindaco Napoli potrebbe rassegnare le dimissioni entro gennaio, aprendo la strada al ritorno alle urne nella primavera del 2026. Una scelta che consentirebbe di rientrare nei tempi utili per l’election day, fissato tra maggio e giugno, e che si inserirebbe in uno scenario più ampio legato alle dinamiche regionali e provinciali. Non è escluso che le opposizioni chiedano chiarimenti formali in aula, anche se l’unica risposta definitiva potrebbe arrivare soltanto con un atto ufficiale.
Sul piano amministrativo, però, il punto più delicato riguarda il ritorno in aula della variante urbanistica legata a Porta Ovest, ritirata lo scorso settembre per consentire ulteriori approfondimenti. Il provvedimento è considerato indispensabile per evitare nuovi rallentamenti, anche di natura economica, nella realizzazione del secondo lotto dell’infrastruttura. La variante consentirebbe al Comune di ridefinire l’assetto dell’area degli ex caselli autostradali, avviando una procedura di esproprio dal valore stimato intorno ai 70 milioni di euro. Un passaggio complesso e potenzialmente divisivo, destinato a riaccendere il confronto politico.
Completano l’ordine del giorno due mozioni presentate da alcuni consiglieri, una relativa al regolamento di polizia mortuaria e ai servizi cimiteriali, l’altra dedicata all’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Temi che, pur meno centrali rispetto a bilancio e Porta Ovest, contribuiscono a delineare una seduta densa e carica di implicazioni.








