Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, lo stallo dei lavori per il ponte sul Rio Ciorlito, nel territorio di Capaccio Paestum, supera i confini locali e approda in Parlamento.
La vicenda, che da mesi tiene in ostaggio un’arteria fondamentale per la viabilità e l’economia della Piana del Sele, è stata portata all’attenzione del Governo dal deputato di Forza Italia Pino Bicchielli, che ha depositato un’interrogazione rivolta ai ministri competenti per sollecitare chiarimenti e interventi urgenti.
Ponte del Rio Ciorlito, il blocco arriva a Roma
L’iniziativa parlamentare nasce dalla segnalazione del presidente del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, Angelo Quaglia, che ha denunciato una situazione di sostanziale paralisi amministrativa e tecnica, con ricadute sempre più pesanti sul territorio. Dagli atti ufficiali emerge che uno dei nodi principali riguarda un errore emerso nella fase iniziale di progettazione dell’opera. In una nota formale, il dirigente responsabile della Provincia di Salerno ha evidenziato la necessità di procedere a una revisione integrale del piano strutturale del ponte, rendendo inevitabile una variante progettuale.
Il problema riguarda in particolare la scelta originaria delle travi prefabbricate, lunghe circa 40 metri, che si sono rivelate impossibili da trasportare fino all’area di cantiere per ragioni logistiche. La soluzione allo studio prevede ora l’impiego di travi in acciaio, con un conseguente allungamento dei tempi e un riavvio delle procedure tecniche. Una modifica che, di fatto, rimette in discussione l’intero cronoprogramma dell’intervento.
Nell’interrogazione inviata ai ministri della Protezione civile e delle Politiche del mare, dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti, vengono inoltre segnalate ulteriori criticità di natura amministrativa. Tra queste figurano i ritardi nelle procedure di esproprio dei terreni necessari per consentire lo spostamento dei pali di media tensione e le autorizzazioni paesaggistiche indispensabili per gli interventi affidati a E-Distribuzione S.p.A. Passaggi burocratici che, ad oggi, continuano a impedire l’avvio effettivo dei lavori.
Già nei mesi scorsi, il sindaco di Capaccio Paestum, Gaetano Paolino, aveva lanciato l’allarme, chiedendo interventi urgenti non solo sul ponte del Rio Ciorlito, ma anche su quello del fiume Sele. A tal fine erano stati coinvolti diversi enti, tra cui Provincia, Genio civile, Regione, Consorzio di bonifica ed Ente Riserva Foce Sele e Tanagro, con l’obiettivo di affrontare le criticità idrogeologiche e prevenire danni in vista della stagione invernale.
Nel frattempo, la situazione sul campo resta delicata. In attesa della ricostruzione del ponte, persistono gravi problemi di sicurezza legati alla presenza di tronchi e detriti accumulati tra i piloni del Rio Ciorlito. Una condizione che, secondo i tecnici, aumenta il rischio di allagamenti e fenomeni di dissesto idraulico, soprattutto in caso di piogge intense.
La chiusura prolungata della strada provinciale 43 continua inoltre a produrre effetti rilevanti sul tessuto economico e sociale dell’area. Le aziende agricole denunciano difficoltà logistiche e maggiori costi di trasporto, mentre i residenti devono fare i conti con percorsi alternativi più lunghi e disagi quotidiani. «Al danno economico e logistico si aggiunge il rischio concreto di affrontare l’inverno senza un’infrastruttura strategica e con un sistema di difesa idraulica compromesso», ha dichiarato il deputato Bicchielli in una nota, ribadendo la necessità di una risposta rapida e coordinata da parte del Governo.









