Policastro Bussentino ha celebrato il ricordo di Rocco Fortunato, figura di spicco e pioniere della riscoperta dell’organetto nel Meridione d’Italia. In Piazza Duomo, una folla numerosa ha partecipato a una serata emozionante, dedicata alla memoria dell’artista che ha lasciato un segno profondo nella musica popolare e nella sua comunità.
La conduzione e il concorso per giovani talenti
A presentare l’evento è stata Giusi Fortunato, al suo debutto come presentatrice, che ha accompagnato il pubblico con entusiasmo e professionalità. La serata ha visto una gara tra dodici giovani talenti dell’organetto: tutti così bravi da meritare un ex aequo. La giuria ha premiato ciascun partecipante con una scultura in ceramica realizzata da Mauro Donegà, simbolo di arte e tradizione.
Grandi emozioni tra musica e ricordi
Non sono mancati momenti di forte commozione. Pasquale Fortunato ha interpretato magistralmente “Festa grande”, dedicandola a Policastro. Pasquale De Biase, primo allievo di Rocco, ha eseguito “Pensando a te” rivolgendosi idealmente al suo maestro. Gaetano Bellini ha portato in scena “Gli stivaletti”, primo brano inciso grazie a un’idea di Fortunato, mentre Giuseppe Balbo ha emozionato con “Storia d’amore”, una delle più amate canzoni del pioniere dell’organetto.
Ospiti d’eccezione e musica di altissimo livello
La serata ha visto anche le esibizioni di artisti emergenti e affermati: la giovane Giusi all’organetto, Francesco e Graziano del gruppo di Alessandro Gaudio e la voce potente della cantante saprese Luisa D’Andreano. A rendere lo spettacolo memorabile, il bicampione del mondo di fisarmonica diatonica Alessandro Gaudio, che ha incantato il pubblico con il celebre “Carnevale di Venezia”.
Il ricordo della comunità e della famiglia
La famiglia di Rocco Fortunato, presente in prima fila, ha ringraziato calorosamente gli organizzatori, i musicisti e i cittadini che hanno preso parte alla serata. A testimonianza dell’affetto collettivo, è intervenuto anche il giornalista e scrittore Mario Fortunato, fratello del compianto artista. L’evento si è trasformato così in un grande abbraccio della comunità, che ha reso omaggio non solo a un musicista, ma a un uomo che ha fatto della musica la sua vita.