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Picco di influenza nei bambini: boom di accessi al Pronto Soccorso del Santobono

Bologna bambino arresto cardiaco

Immagine di repertorio

Il Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli registra un aumento significativo di accessi legati all’influenza nei bambini. Febbre alta, tosse, mal di gola e, in alcuni casi, complicazioni respiratorie sono i sintomi più frequenti. Secondo fonti interne, citate da Fanpage.it, attualmente circa l’80% degli ingressi pediatrici al Pronto Soccorso riguarda piccoli pazienti affetti da virus influenzali.

Picco di influenza nei bambini: boom di accessi al Pronto Soccorso

Parallelamente, il numero di accessi per bronchiolite risulta ridotto grazie alla profilassi con anticorpi monoclonali somministrata alla nascita, che sta producendo effetti positivi nel contenimento della malattia tra i neonati.

A preoccupare medici e pediatri è in particolare la diffusione della variante K dell’influenza, non coperta dal vaccino trivalente. Silvestro Scotti, medico di famiglia e segretario Fimmg, ha spiegato che i bambini sono maggiormente esposti al virus perché frequentano scuole e asili, dove il contagio avviene più facilmente. Tuttavia, nelle prossime settimane, con la fine delle vacanze natalizie e la maggiore socializzazione degli adulti, si prevede che anche anziani e adulti possano essere colpiti da questa ondata influenzale.

Situazione al Cardarelli: polmoniti in aumento tra gli anziani

Al momento, all’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, l’influenza non rappresenta ancora la causa principale degli accessi in Pronto Soccorso. Tuttavia, i medici segnalano un aumento significativo di polmoniti, soprattutto tra i pazienti più anziani, spesso complicazioni derivanti da virus respiratori come rinovirus, adenovirus e altri agenti parainfluenzali.

Secondo le stime, il picco influenzale a livello generale è previsto tra gennaio e febbraio, periodo in cui la variante K potrebbe determinare un incremento dei ricoveri, vista l’assenza di copertura vaccinale specifica. Le autorità sanitarie invitano quindi a monitorare sintomi, rispettare le norme igienico-sanitarie e, laddove indicato, ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per fasce di popolazione più vulnerabili.

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