Cronaca

West Nile, la Regione Campania varia un piano di controllo dei piccioni

Foto di repertorio
Foto di repertorio

La Regione Campania vara il piano 2025-2029 per il controllo dei piccioni in città e campagne con l’obiettivo di ridurre i rischi sanitari legati alla West Nile e limitare i danni al patrimonio urbano e agricolo.

West Nile, piano di controllo dei piccioni in Campania

La Regione Campania ha approvato le linee guida per il piano quinquennale 2025-2029 di controllo dei piccioni urbani e rurali. L’iniziativa, coordinata dal Centro di riferimento regionale per l’igiene urbana veterinaria (Criuv), punta a ridurre i rischi sanitari derivanti da malattie trasmesse dagli uccelli, in particolare il virus West Nile, e a contenere i danni al patrimonio storico, alle strutture urbane e alle coltivazioni.

Il piano stabilisce un massimo di 25.000 abbattimenti l’anno su tutto il territorio campano, con eventuali adattamenti da autorizzare dall’Ispra. Le operazioni saranno vietate nei parchi nazionali e regionali, nelle riserve e nei siti della Rete Natura 2000. L’approccio varia in base al contesto: nelle città si privilegeranno metodi ecologici e non cruenti, come l’impiego di rapaci addestrati o altre tecniche di dissuasione.

Nelle aree agricole e industriali, invece, sarà più frequente la cattura o l’abbattimento mirato, sempre sotto controllo delle autorità competenti. Una parte dei piccioni catturati o abbattuti sarà sottoposta a controlli biologici per rilevare agenti patogeni come Salmonella, Chlamydia, Cryptococcus, virus influenzali e West Nile, oltre a batteri antibiotico-resistenti. Il documento sottolinea che le attività di contenimento non costituiscono caccia, ma rappresentano misure necessarie per ristabilire l’equilibrio tra uomo, ambiente urbano e fauna, riducendo al contempo i rischi sanitari e i danni economici.

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