Come riportato da Il Mattino, la comunità dell’Immacolata di Pontecagnano Faiano ha accolto ieri sera il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano e tra i più stretti collaboratori di Papa Leone XIV. Il porporato ha presieduto la preghiera comunitaria e ha impartito la benedizione che segna simbolicamente l’avvio dei lavori per la nuova biblioteca parrocchiale, destinata a sorgere nei locali adiacenti alla chiesa.
Parolin a Pontecagnano Faiano, benedetti i locali della futura biblioteca
L’arrivo del cardinale è stato accompagnato dall’accoglienza del vescovo ausiliare di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Alfonso Raimo, del parroco don Antonio Pisani e del sindaco Giuseppe Lanzara, intervenuto in rappresentanza della cittadinanza. Presenti numerosi sacerdoti delle comunità limitrofe e i seminaristi del “Giovanni Paolo II”, impegnati nel percorso formativo verso il sacerdozio. Il tempio, gremito di fedeli, ha rappresentato il contesto di un incontro dedicato al valore del dialogo tra fede, cultura e vita quotidiana.
Parolin ha definito la futura biblioteca «un luogo di cultura al fianco della chiesa», sottolineandone la funzione educativa e la rilevanza per le giovani generazioni. Ha posto l’accento sulla necessità dell’ascolto, in un tempo «che va sempre di fretta», evidenziando come uno dei nodi cruciali dell’epoca contemporanea sia «la separazione tra cultura e Vangelo». Un divario che, nelle sue parole, rischia di indebolire i riferimenti valoriali necessari alla convivenza e alla crescita personale. La sua riflessione si è concentrata sugli atteggiamenti fondamentali dell’accoglienza e dell’apertura, ribadendo l’importanza di vedere nell’altro non un antagonista, ma qualcuno a cui fare spazio nella vita.
Il vescovo Raimo, nel rivolgere il saluto istituzionale, ha richiamato il valore del servizio reciproco e ha espresso gratitudine per il richiamo del cardinale all’unità. Don Pisani ha ricordato come l’idea della biblioteca sia nata proprio dall’invito di Parolin a «costruire un dialogo vivo tra fede e pensieri», affinché la Parola possa continuare a orientare la vita intellettuale e spirituale della comunità.
Durante l’incontro è stata anche inaugurata una lapide commemorativa dedicata ai più recenti momenti significativi della parrocchia. La memoria incisa ricorda la benedizione dei locali annessi alla chiesa da parte dell’arcivescovo Andrea Bellandi nel 2019, la riapertura della chiesa madre dopo i lavori di restauro nello stesso anno, la benedizione del nuovo adeguamento liturgico impartita da monsignor Raimo nel 2024 e la benedizione conferita ieri dal cardinale Parolin, che sancisce l’avvio del nuovo progetto. Un’iscrizione finale definisce i locali parrocchiali «patrimonio prezioso della comunità, segno vivo della fede, della speranza e della carità», a testimonianza del percorso culturale e pastorale che la parrocchia intende sviluppare nei prossimi anni.








