Il problema dei parcheggi selvaggi a Salerno torna al centro del dibattito politico e cittadino. A denunciarlo è il consigliere comunale del Partito Socialista Italiano (PSI), Rino Avella, che punta il dito contro una situazione ormai fuori controllo: auto in doppia fila, sosta irregolare e caos quotidiano in diverse zone della città. Secondo Avella, il fenomeno è diventato “una cattivissima abitudine radicata” e con la riapertura delle scuole il problema si è ulteriormente aggravato, mettendo in ginocchio la circolazione urbana.
Le zone più critiche: traffico e disagi in tutta la città
Il consigliere socialista individua alcuni punti nevralgici in cui la situazione è più evidente:
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Piazza San Francesco, dove auto parcheggiate in doppia fila rallentano costantemente il traffico;
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la rotatoria tra via Eugenio Caterina e Piastra Nizza, spesso congestionata da veicoli lasciati in sosta irregolare;
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via Trento e via Posidonia, arterie fondamentali per la viabilità cittadina, diventate veri e propri imbottigliamenti quotidiani.
“La città è ormai ostaggio di automobilisti indisciplinati e di un Comando di Polizia Municipale che sembra ignorare completamente il fenomeno”, spiega Avella.
L’accusa: “Polizia Municipale assente di fronte al caos”
Le parole del consigliere sono dure:
Non è solo un problema di inciviltà ma anche di mancata vigilanza. È assurdo che la Polizia Municipale non intervenga in modo deciso per contrastare questa piaga.
Una denuncia che mette in luce la mancanza di controlli efficaci e la percezione, sempre più diffusa tra i cittadini, di un’assenza di autorità nei momenti di maggiore caos.
Un problema cronico per la viabilità salernitana
Il traffico generato dai parcheggi selvaggi non è solo un disagio per gli automobilisti, ma anche un fattore che aumenta i tempi di percorrenza, peggiora la qualità dell’aria e mina la vivibilità urbana. Avella parla di una “miscela tombale” che trascina Salerno agli ultimi posti in Italia per la velocità media di spostamento all’interno del centro urbano.
Secondo il consigliere, servono regole chiare e controlli costanti, ma soprattutto una presa di coscienza collettiva:
Non si può continuare a parcheggiare ovunque solo per comodità personale, a danno dell’intera comunità.