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Omnia, il supercomputer dell’Università di Salerno: rivoluzione per la ricerca e la medicina digitale

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Campus Unisa
Campus Unisa

L’Università di Salerno entra ufficialmente nel panorama delle infrastrutture di calcolo più avanzate del Paese con Omnia, il nuovo supercomputer di ateneo già operativo e destinato a rivoluzionare la ricerca scientifica, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla medicina digitale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

La potenza del datacenter è paragonabile a quella di migliaia di elaboratori: oltre 4.000 unità di calcolo, 144 GPU e una capacità di memorizzazione superiore a 6 milioni di gigabyte. Numeri che permettono di archiviare fino a 600 milioni di immagini mediche e di affrontare operazioni ad altissimo fabbisogno computazionale.

Omnia, il supercomputer dell’Università di Salerno

Il progetto è stato finanziato con un investimento iniziale di oltre 5 milioni di euro nell’ambito del programma Bio Open Lab (PON Ricerca e Innovazione 2014-2020), coordinato dal professore Mario Vento, docente di Intelligenza artificiale. Successivamente, l’infrastruttura è stata potenziata con ulteriori fondi legati al progetto Prp@Ceric – Pathogen Readiness Platform for Ceric Eric, sotto la responsabilità del professore Ritrovato.

«Omnia è un asset strategico non solo per l’Università di Salerno ma per l’intero sistema della ricerca nazionale e internazionale – spiega il professor Vento –. È il risultato di una visione nata sei anni fa, anticipando le esigenze future di calcolo dell’intelligenza artificiale. Oggi ci consegna una piattaforma flessibile e capace di rispondere a sfide complesse».

Il professor Michele Nappi, delegato ICT dell’ateneo, aggiunge: «Il collaudo ha consegnato alla comunità scientifica uno strumento in grado di sviluppare applicazioni avanzate in diversi ambiti, offrendo un vantaggio competitivo nelle sperimentazioni su enormi quantità di dati».

Dalla medicina digitale all’AI generativa

Il supercomputer trova applicazioni cruciali nella medicina di precisione. L’analisi genomica e le discipline omiche, spiega Vento, richiedono infrastrutture di calcolo di altissimo livello per interpretare i dati complessi legati al genoma umano. Omnia consente di accelerare lo sviluppo di modelli predittivi e di aprire la strada a nuove frontiere nella medicina digitale.

La piattaforma sarà inoltre a disposizione degli studenti magistrali e dei dottorandi, che potranno sperimentare direttamente modelli avanzati di intelligenza artificiale, inclusa quella generativa.

Omnia ha anche una vocazione internazionale: è parte integrante del Central European Research Infrastructure Consortium (Ceric-Eric), rete europea che coordina ricerche strategiche in settori come biotecnologie e medicina di precisione. «L’Università di Salerno si inserisce così in un contesto di cooperazione scientifica di altissimo livello – sottolineano i docenti – offrendo ai ricercatori europei uno strumento di calcolo avanzato per affrontare progetti su grandi volumi di dati complessi».

Con Omnia, l’ateneo campano si candida a diventare uno dei centri di riferimento in Italia e in Europa per l’uso dell’intelligenza artificiale al servizio della scienza e della salute.

Università degli Studi di Salerno

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