Cronaca Salerno

Investì e uccise una donna: imprenditore di Capaccio Paestum condannato a 10 mesi 

Cinzia Blasi
Cinzia Blasi
Omicidio stradale Pontecagnano condannato

È stato condannato per omicidio stradale a 10 mesi e 20 giorni di reclusione, con pena sospesa, l’imprenditore 39enne di Capaccio Paestum che investì e uccise una donna sulla litoranea di Pontecagnano.

Omicidio stradale a Pontecagnano: condannato imprenditore di Capaccio Paestum

Grazie alla ricostruzione della dinamica fornita dalla difesa il 39enne è stato assolto dal reato di fuga perché “il fatto non costituisce reato”. Per l’imputato è stata disposta anche la sospensione della patente per un anno.

La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Salerno, Francesco Guerra, al termine del giudizio abbreviato.  Decisivi, in questo senso, lo status di incensurato e l’assunzione di responsabilità da parte dell’imputato.

La dinamica dell’incidente

L’incidente mortale avvenne intorno alle ore 20.30 del 13 settembre scorso. Cinzia Blasi, era arrivata da poco a Pontecagnano Faiano con il marito per partecipare al raduno di bikers dei Goldwingers Italiani che soggiornavano tutti nell’albergo Resort La Isla Bonita Salerno dove era in corso la 5° edizione del Raduno Nazionale Sez. Campania “Le Divine Costiere.

La donna – in compagnia del marito – stava attraversando la strada, sulle strisce pedonali, sulla litoranea di Pontecagnano per recarsi ad una cena con degli amici quando è stata travolta e uccisa dalla 39enne alla guida della sua Volkswagen Tiguan.

Dopo l’incidente mortale l’automobilista si diede alla fuga senza prestare soccorso alla donna. Poco dopo l’imprenditore 39enne si costituì presso la Stazione dei Carabinieri di Capaccio Scalo. Sottoposto ai test per l’assunzione di alcol e droga l’uomo risultò negativo.

La versione della difesa

Secondo la ricostruzione della difesa, accolta dal giudice, l’impatto interessò la parte destra del veicolo, non visibile dal posto di guida. La vittima fu immediatamente sbalzata fuori dalla carreggiata, circostanza che avrebbe indotto il conducente a credere di aver urtato contro un guard-rail. Per questo motivo il giudice ha escluso la volontà di fuga, pronunciando l’assoluzione da questo capo d’accusa.

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