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Omicidio a Misano: uccide il vicino a sprangate dopo una lite, arrestato

Uccide il vicino a sprangate lasciandolo in una pozza di sangue dopo l’ennesimo litigio. La vittima Nicola Donadio, 50 anni, è stato ritrovato dai carabinieri accorsi sul posto, nella zona del depuratore di Misano Adriatico. Secondo una prima ricostruzione, a compiere l’efferato omicidio sarebbe stato il 54enne Edi Zegarac. I due abitavano i due roulotte-container adiacenti, in un’area riservata dal Comune di Misano a persone in condizioni di difficoltà economica, ma tra di loro non correva buon sangue.

Omicidio a Misano Adriatico: la dinamica dell’accaduto

Donadio, alcuni mesi fa, aveva denunciato il vicino per lesioni e danneggiamento a seguito di una lite, pare iniziata per una fioriera, durante la quale si era arrivati alle mani con spintoni e insulti. La vittima aveva riferito di essere caduto e di aver riportato lesioni. Zegarac dopo l’arresto ha riferito ai carabinieri di aver atteso la vittima all’alba al ritorno dal lavoro notturno proprio per chiarire la questione per invitare i vicino a ritirare la querela che li avrebbe portati in Tribunale. Erano circa le 6 quando Donadio è tornata o casa ma a  questo punto sarebbe nata l’ennesima lite durante la quale Zegarac lo ha colpito violentemente.

L’arresto

Il 50enne è stato colpito violentemente al capo con un attrezzo da palestra, pare un bilanciere, e lasciato a terra in una pozza di sangue. Ad allertare i soccorsi sono stati altri residenti della zona allarmati dalle urla e le richieste di aiuto dell’uomo. All’arrivo di carabinieri e sanitari del 118 il 50ene originario di Potenza era ancora vivo ma è morto poco dopo. Edi Zegarac  invece si era rinchiuso, ancora con  le mani e gli abiti insanguinati, nel bagno del suo container  dove i carabinieri lo hanno trovato e arrestato. Deve rispondere di omicidio volontario.

Fonte: Fanpage.it

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