Assolti per non aver commesso il fatto i tre imputati nel processo per la morte di Luigi Ricco, avvenuta su una strada dissestata a Capaccio Paestum. Il giudice non ha accolto l’accusa di omicidio colposo. Lo riporta Il Mattino.
Morte di Luigi Ricco a Capaccio Paestum: assolti tre imputati
Si è concluso con un’assoluzione il processo per la tragica morte di Luigi Ricco, coinvolto in un incidente stradale avvenuto su una strada dissestata di Capaccio Paestum. Il giudice monocratico Giuseppe Bosone ha assolto, perché “non hanno commesso il fatto”, Domenico Alfieri, Carmine Greco e Sandro Mondelli, accusati di omicidio colposo in relazione all’incidente.
Secondo l’accusa, non confermata dal giudice, Greco – in qualità di Responsabile Unico del Procedimento (Rup) per i lavori di metanizzazione del Comune di Capaccio – Alfieri, titolare della ditta esecutrice dei lavori da via Vittorio Emanuele a piazza Tempone, e Mondelli, responsabile del cantiere, avrebbero violato l’ordinanza comunale che prevedeva il ripristino giornaliero del manto stradale. Questa presunta negligenza avrebbe causato il dissesto della strada su cui viaggiava Luigi Ricco, che, cadendo dal suo Piaggio, riportò ferite gravi che dopo un mese lo portarono alla morte per ematoma subdurale post traumatico con edema cerebrale.
Le indagini avevano ipotizzato che la mancata vigilanza e sicurezza del cantiere avesse reso i tre imputati responsabili in modo colposo della tragedia. Tuttavia, nel corso del dibattimento, le tesi difensive sono risultate convincenti, portando il giudice a rigettare l’ipotesi accusatoria e ad emettere la sentenza di assoluzione.