Sabato 9 agosto a Novi Velia si terrà il quarto appuntamento del progetto itinerante “Salviamo il dialetto cilentano” tra poesia, musica, teatro e testimonianze per preservare il patrimonio linguistico e culturale del Cilento.
Novi Velia, quarto appuntamento di “Salviamo il dialetto cilentano”
Prosegue il progetto “Salviamo il dialetto cilentano – giornate itineranti nei borghi” con il suo quarto appuntamento, in programma sabato 9 agosto alle ore 20:30 presso la biblioteca “Berardino Guida”, nell’ex chiesa dell’Annunziata di Novi Velia. L’iniziativa, promossa dalla Pro Loco di Novi guidata da Maurizio Musto e inserita nel programma “Estate novese”, si propone di celebrare il “paese della musica popolare” attraverso un mix di interventi culturali che coinvolgono autori, studiosi, artisti e musicisti del territorio. Rispetto alle tappe precedenti, l’evento sarà caratterizzato da una successione fluida di interventi senza distinzioni nette tra sezioni: si alterneranno infatti relatori, poeti, compagnie teatrali e musicisti in una serata ricca e coinvolgente.
Gli ospiti
Tra i relatori figurano il medico e studioso dei dialetti locali Pantaleo Palladino, il linguista Aniello Amato e lo storico Angelo Iannuzzi. La lettura di poesie dialettali sarà affidata a Pasquale Alario, Lucia Guida (in ricordo del padre Berardino Guida), Nicola Maiese, Giorgio Positano e Nello Romaniello.
Le rappresentazioni teatrali saranno curate dalle compagnie “Salviamo il dialetto cilentano”, diretta da Anna Fatigati, e “Amici per caso”, guidata da Elia D’Angelo. La parte musicale vedrà esibirsi I figli di Maria (Modestino e Arturo Ricchiuti), Anella Filpi, Alberto Guzzo e Oreste Positano. La serata si concluderà con un momento conviviale organizzato dalla Pro Loco.
L’evento
L’evento sarà presentato da Angelo Cortazzo, presidente dell’associazione culturale Kairòs, e moderato dalla scrittrice Antonella Casaburi. Il progetto “Salviamo il dialetto cilentano” nasce con l’obiettivo di valorizzare i dialetti locali, veri e propri “linguaggi del cuore”, come li definisce lo scrittore Carmine Abate, strumenti fondamentali per conservare l’identità culturale e la memoria delle comunità cilentane.
Il format è ispirato all’articolo 3 del programma “Europa creativa 2021-2027” dell’Unione Europea, che promuove la tutela della diversità linguistica e culturale. Particolare attenzione viene posta alla complessità linguistica dei dialetti cilentani, che presentano caratteristiche uniche e variegate rispetto al modello napoletano.
“Salviamo il dialetto cilentano” vuole coinvolgere non solo studiosi ma anche cittadini di ogni età, attraverso eventi che uniscono letteratura, musica, teatro, gastronomia e tradizioni locali, per rafforzare il senso di appartenenza e diffondere la conoscenza del patrimonio immateriale del territorio. Il progetto si avvale della collaborazione di enti, comuni, associazioni culturali e realtà locali come il Comune di Vallo della Lucania, l’Istituto musicale Goitre, la Comunità montana Gelbison e Cervati e il canale YouTube Kairòs. L’icona ufficiale del format è un dipinto di Mario Romano, noto artista di Gioi, che ritrae contadini al lavoro nelle campagne del Cilento interno con sullo sfondo il Monte Stella, antico “Monte de Cilento”.