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Nocera Superiore, firmato protocollo d’intesa per la campagna di scavo e ricerca per il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore

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Firmato Protocollo d'Intesa
Firmato Protocollo d'Intesa

Nella mattinata odierna, mercoledì 2 luglio, è stato firmato il protocollo d’intesa per la campagna di scavo e ricerca per il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore.

Nocera Superiore, protocollo d’intesa per campagna di scavo e ricerca

Firmato questa mattina in Aula Consiliare il Protocollo d’Intesa per la campagna di scavo e di ricerca per il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore che consentirà la ripresa, a distanza di vent’anni, delle attività di scavo archeologico. Una firma importante per il ricco patrimonio storico archeologico che custodisce Nocera Superiore. Con la stipula di questa mattina del Protocollo d’Intesa per la campagna di scavo e ricerche che interesserà il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore riprenderanno, a distanza di quasi 20 anni, le attività di scavo nell’area circostante il Battistero Paleocristiano di Santa Maria Maggiore. Gli scavi archeologici potranno svolgersi grazie a una concessione di ricerca triennale rilasciata dal Ministero della Cultura (DG – ABAP 25/06/2025 Decreto 1043), tramite la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, attraverso le interlocuzioni avute con la dottoressa Simona Di Gregorio, funzionario archeologo responsabile di zona. Il progetto di studi e ricerca è reso possibile grazie a un co-finanziamento che vede partecipe il Comune di Nocera Superiore e l’Università degli Studi di Salerno, attraverso la cattedra di Archeologia Cristiana Tardo Antica e Medioevale.

A sottoscrivere il Protocollo d’Intesa il Sindaco di Nocera Superiore, Gennaro D’Acunzi; il parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, don Fabio Senatore; l’Università degli Studi di Salerno, nella persona del docente Alfredo Maria Santoro, professore associato di Archeologia Cristiana, Tardoantica e Medievale del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC); la Diocesi Nocera Inferiore – Sarno, nella persona dell’architetto Angelo Santitoro – Ufficio Beni Culturali ed Edilizia di Culto; il Commissario della “Congrega di Santa Caterina Vergine e Martire”, nella persona di Nunziate Desiderio.

Il commento del sindaco

«La firma del protocollo – ha dichiarato il Sindaco Gennaro D’Acunzi – sottolinea l’importanza della sinergia tra enti, istituzioni accademiche e comunità religiose nella promozione e nella tutela del patrimonio archeologico. Si apre ora una campagna di studi e di ricerca che potrà offrire un contributo significativo al rafforzamento dell’identità storica della nostra comunità. Siamo pienamente consapevoli delle ricchezze che il nostro territorio custodisce e, come Amministrazione Comunale, stiamo lavorando con determinazione per restituire a Nocera la sua naturale vocazione archeologica». «Il protocollo d’intesa oggi sottoscritto – ha spiegato la dottoressa Simona Di Gregorio – rappresenta un’importante tappa del processo intrapreso da questa Soprintendenza nel territorio di Nuceria. La sinergia raggiunta dagli enti è un chiaro segnale della volontà di cooperare per una piena valorizzazione dei siti archeologici. Abbiamo sin da subito sostenuto e incoraggiato la richiesta dell’Università e siamo certi che il lavoro contribuirà a riaccendere i riflettori su uno dei monumenti più importanti e meglio conservati della tardo-antichità».

«L’accordo oggi raggiunto – ha sottolineato il docente Alfredo Maria Santoro – in sinergia con il Comune, con la Soprintendenza, e con la Curia, rappresenta una grande occasione per l’archeologia. La campagna di scavi che per tre anni interesserà il battistero paleocristiano, tra i monumenti più importanti della cristianità italiana, ci consentirà di ottenere preziosi dati sulle cronologie di fondazione ed evoluzione del monumento, considerato che gli scavi effettuati tra gli anni ’50 e ’90 non hanno mai chiarito appieno le dinamiche di frequentazione del complesso».

Le operazioni di scavo, studio e ricerca

Si tratta di un progetto d’indagine triennale che interesserà diversi settori, compresi tra l’oratorio e l’ospedale di Santa Caterina per consentire le indagini di studio. Le attività prevedono la rimozione del pavimento dell’oratorio per poi procedere all’attività di scavo che sarà effettuata in maniera meticolosa. Seguendo tale modus si potranno reperire informazioni e materiali archeologici legati al periodo di fondazione e di vita del Battistero. Contemporaneamente all’attività di scavo ci sarà un lavoro di studio e analisi dei materiali archeologici rinvenuti. Nel corso delle attività, condotte da dieci archeologi con vari livelli professionali di formazione e componenti del Laboratorio ALPHANUS di Scienze del Medioevo, coordinati dal professore Alfredo Maria Santoro, prevista la possibilità per cittadini e curiosi, secondo le disposizioni in materia di sicurezza che verranno concordate dalla Soprintendenza, di visitare l’area di scavo e interagire con gli archeologici in alcuni momenti della giornata. Un mero momento di divulgazione storico scientifica dove il personale illustrerà le fasi del cantiere e alcuni dei materiali che verranno rinvenuti. Per la campagna di scavo saranno utilizzate strumentazioni di ultima generazione, utili per la registrazione dei dati raccolti. Gli interventi avranno una durata di quattro settimane. Questa importante attività di studi e di ricerca del patrimonio storico e archeologico riguardante il comprensorio, si inserisce nel più ampio quadro di indagini stipulate con le precedenti convenzioni che hanno portato alla redazione di due articoli di ricerca di prossima pubblicazione tra Comune, Università e realtà religiose e sociali.

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