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Nocera Inferiore, il Tar dà ragione a Villa dei Fiori: annullato il provvedimento che limitava l’attività riabilitativa

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Il Tar

Il Tribunale amministrativo regionale della Campania, sezione distaccata di Salerno, ha accolto il ricorso presentato dalla struttura di riabilitazione “Villa dei Fiori“, annullando i provvedimenti adottati dal Comune di Nocera Inferiore e dal Distretto Sanitario 60 dell’Asl Salerno che avevano disposto la sospensione delle attività semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Nocera Inferiore, il Tar dà ragione a Villa dei Fiori

La vicenda trae origine dalla comunicazione, inviata da Villa dei Fiori allo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) del Comune, con cui si notificava un semplice cambio di amministratore all’interno della società. Una procedura considerata dalla struttura una mera formalità. Tuttavia, l’ufficio comunale ha ritenuto necessario rilasciare una nuova autorizzazione sanitaria, riducendo i posti previsti per il trattamento semiresidenziale da 42 a un numero inferiore. A seguito di tale decisione, l’azienda ha fatto ricorso al Tar, che le ha dato ragione, riconoscendo l’illegittimità degli atti amministrativi contestati.

Il pronunciamento del tribunale amministrativo ha suscitato reazioni anche in ambito politico. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Rosa Giordano e Giuseppe Odoroso, sono intervenuti pubblicamente per criticare l’operato dell’amministrazione comunale. «Arriva un’altra sonora sconfitta per l’amministrazione – dichiarano i consiglieri – Il Tar Campania ha annullato uno dei tanti provvedimenti di diniego adottati contro Villa dei Fiori, che miravano di fatto a ostacolare l’attività di una struttura privata accreditata, ignorando le autorizzazioni sanitarie già in suo possesso».

Secondo Giordano e Odoroso, l’amministrazione avrebbe mantenuto un atteggiamento “autoritaristico” nonostante le diffide ricevute, tentando di limitare il funzionamento di un presidio sanitario attivo sul territorio e svolgente una funzione pubblica nell’ambito della riabilitazione. I consiglieri hanno inoltre puntato il dito contro le modalità con cui il Comune ha gestito il contenzioso legale: «Anche in questo caso – aggiungono – è stato incaricato un ulteriore legale esterno, oltre al legale già convenzionato, generando un aggravio di spesa a carico della collettività».

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