A New York apre il primo café dedicato agli appuntamenti con partner digitali creati con EVA AI. Tavoli monoposto, ambiente intimo e prenotazioni già aperte.
New York, arriva il primo café per appuntamenti con l’AI
A New York sta per debuttare un’idea destinata a far discutere: un locale dedicato agli appuntamenti con partner digitali. Non una metafora, ma un vero e proprio café pop-up in cui il “compagno” siederà dall’altra parte del tavolo… attraverso lo schermo dello smartphone. L’iniziativa porta la firma di EVA AI, l’app che consente agli utenti di creare un partner virtuale modellato sulle proprie preferenze.
L’apertura è prevista per dicembre, anche se non sono stati ancora resi noti né la data ufficiale né l’indirizzo. Gli organizzatori assicurano però che lo spazio sarà pensato nei minimi dettagli: un ambiente intimo, progettato per ospitare una sola persona per tavolo. Niente posti doppi, ma piccoli tavolini individuali con un supporto elegante per il telefono, dove “siederà” l’avatar digitale, pronto a interagire come in un vero appuntamento.
Per partecipare, è necessario creare il proprio partner virtuale tramite EVA AI e registrarsi alla lista d’attesa disponibile sul sito dell’app. Una notifica avviserà gli iscritti nel momento in cui il locale aprirà ufficialmente, fornendo tutte le informazioni utili. Secondo i dati diffusi dalla piattaforma, un uomo su tre e una donna su quattro sotto i 30 anni ha già instaurato un legame affettivo con un compagno digitale, condividendo confidenze, momenti privati ed emozioni. Per molti si tratta di uno spazio in cui sentirsi meno giudicati, soprattutto per chi vive l’ansia sociale o fatica a muoversi nel mondo degli appuntamenti tradizionali.
Non mancano tuttavia le critiche: diversi osservatori temono che relazioni così personalizzate possano diventare un sostituto troppo comodo delle interazioni reali, rischiando di allontanare ancora di più i giovani dalle relazioni fisiche. Il pop-up newyorkese diventa così un simbolo perfetto del dibattito contemporaneo: l’intelligenza artificiale è un aiuto o un ostacolo ai rapporti umani?
