Cronaca Salerno, Salerno

Neonata positiva alla cocaina portata via dal Ruggi, la replica di Polichetti: “Chi ha sbagliato deve essere licenziato”

Cosenza neonata morta
Immagine di repertorio
Cosenza neonata morta

Il dottor Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc, replica alla nota dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno in merito al caso della neonata, con tracce di cocaina riscontrate nelle urine, portata via dal padre dal reparto di Pediatria in pieno giorno, apparentemente senza alcuna autorizzazione.

Neonata positiva cocaina portata via dal Ruggi: la nota di Polichetti

Un episodio grave, che ha suscitato indignazione e interrogativi, ma anche uno scontro acceso tra figure istituzionali e sindacali. Mario Polichetti ha replicato duramente alle dichiarazioni del management dell’Azienda ospedaliera e della Cgil Funzione Pubblica provinciale, che avrebbero minimizzato quanto accaduto e criticato le sue esternazioni.

«È agghiacciante quanto accaduto: una bambina viene prelevata e portata via dall’ospedale come se nulla fosse dichiara Polichetti – e la colpa, secondo alcuni, sarebbe mia. Questo dà la misura dello stato di deriva in cui versa il nostro Paese. Sarebbe stato meglio tacere, piuttosto che difendere l’indifendibile».

Secondo Polichetti, il tentativo di insabbiare l’episodio è evidente: «Tutti sanno che l’accaduto riguarda il reparto di Pediatria, ma si continua a negare e a coprire. Se un paziente muore, il medico viene subito iscritto nel registro degli indagati. In questo caso, invece, dopo più di 24 ore non risulta ancora aperto un fascicolo contro ignoti presso la Procura di Salerno. Eppure, si continua a dire che tutto va bene».

Le accuse ai sindacati

Il responsabile Udc punta il dito anche contro i sindacati: «Capisco che ormai le sigle sindacali si reggono sulle tessere, e quindi sui soldi che queste rappresentano. Ma un episodio simile non può essere ignorato. Io non ho generalizzato: ho detto e ribadisco che chi ha sbagliato deve essere licenziato per giusta causa. Chi lavora con coscienza e professionalità non deve sentirsi chiamato in causa. Gli errori capitano, ma qui si è superato ogni limite».

Polichetti insiste sulla gravità dell’accaduto: «Parliamo di una bambina, paziente, allontanata in pieno giorno in condizioni sanitarie delicate. È un fatto gravissimo. Nessuno vuole criminalizzare una categoria. Ma se ai sindacati interessa più la gestione delle deleghe che la verità, allora è evidente che la rappresentanza dei lavoratori sta cambiando. E me ne farò una ragione».

Infine, l’affondo al vertice dell’ospedale: «Chi dovrei chiamare in causa se non il direttore generale e il direttore di presidio? Chi è responsabile se l’ospedale non è un posto sicuro? Domani potrei rientrare anch’io in ospedale da ex dipendente e portare via un bisturi dalla sala operatoria. Nessuno me lo impedirebbe, proprio come è successo con la bambina. Ma intanto, il colpevole è già stato trovato: si chiama Mario Polichetti».

ospedale ruggi

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