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Rapine sull’Asse mediano: spunta “Superman” e il web esplode. La protesta arriva alle istituzioni

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L’Asse mediano è al centro della rabbia dei cittadini dopo nuove rapine: video virali, richieste di sicurezza e l’apparizione di un “Superman in moto”. Le istituzioni promettono più controlli.

Asse mediano, esplode la protesta: Superman in moto e rabbia social contro le rapine

L’Asse mediano non è più soltanto una strada: per chi lo percorre ogni giorno tra Mugnano, Melito, Scampia e la Circumvallazione esterna, è diventato il simbolo di una paura collettiva che esplode sui social. Le due rapine avvenute in 24 ore – con automobilisti minacciati e persino privati delle fedi nuziali – hanno riacceso un malessere che da anni accompagna chi usa quel tratto per lavoro, per portare i figli a scuola o semplicemente per rientrare a casa.

Il giro del web

Sui social, la rabbia corre veloce. Video, appelli e messaggi raccontano un territorio che non intende più rassegnarsi. Molti utenti condividono strategie per attraversare il “tratto maledetto”: portafogli con pochi euro, documenti fasulli, niente gioielli. Tra i contenuti virali c’è anche quello di Antony Mix, che ha trasformato l’angoscia in un ironico “kit di sopravvivenza dell’Asse mediano”. Dietro l’ironia, però, c’è una richiesta semplice e disperata: sicurezza. «Vogliamo tornare a casa vivi e non in una bara», scrivono gli automobilisti, chiedendo telecamere, pattuglie fisse e controlli continui. Sono decine i racconti di chi è stato derubato o conosce vittime di aggressioni.

Ed è in questo clima che è comparsa una figura quasi surreale: un motociclista travestito da coniglio o da Superman che percorre l’Asse per rassicurare gli automobilisti. Un gesto simbolico che ha fatto il giro del web. Non risolve il problema, certo, ma rappresenta l’esasperazione di chi non vuole più sentirsi solo. Un “eroe improbabile” che trasforma la paura in un messaggio: qualcuno prova comunque a esserci.

La tensione si è spostata anche sul piano istituzionale. Gli ultimi episodi – insieme a un tentato agguato di camorra poco distante – hanno portato il caso davanti al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Michele di Bari. Al tavolo era presente anche una delegazione del Comune di Mugnano, che da mesi denuncia le criticità della Perimetrale e dell’Asse. La promessa è arrivata: più pattuglie e un rafforzamento dei controlli nei punti più esposti.

L’assenza di videosorveglianza

Resta però il nodo più grande: la quasi totale assenza di videosorveglianza comunale e provinciale. Le forze dell’ordine lo ribadiscono da tempo: senza telecamere è impossibile controllare adeguatamente la zona, soprattutto di notte. Buio, vie di fuga rapide e mancanza di “occhi elettronici” rendono quel tratto terreno ideale per i malviventi.

Le rapine non sono una novità, ma la reazione sì. Oggi l’Asse mediano è tema di discussione ovunque: sui social, in radio, in tv e ai vertici istituzionali. Chi lo percorre non vuole più ridere per non piangere, né essere costretto a inventare strategie per restare al sicuro. L’appello, oggi più forte che mai, è uno soltanto: «Tutelateci. Vogliamo solo tornare a casa vivi».

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