Gestiva il Comune di Sorrento come fosse il sindaco, pur non ricoprendo alcuna carica ufficiale. Si presentava come “vicesindaco” per autoproclamazione, fondata su una presunta “investitura astrale”. È questo il profilo di Raffaele Guida, in arte “Lello il sensitivo”, volto noto delle televisioni locali per i suoi programmi di cartomanzia, arrestato insieme ad altre 15 persone nell’ambito di una vasta operazione della Guardia di finanza su presunti appalti truccati.
Sorrento, appalti truccati e “vicesindaco astrale”: in manette anche il sensitivo Lello
Il blitz, coordinato dalla procura di Torre Annunziata, ha fatto scattare misure cautelari per 16 soggetti (11 in carcere e 5 ai domiciliari), tutti coinvolti in un’indagine che ha acceso i riflettori su un presunto sistema corruttivo attivo tra il 2022 e il 2024. Al centro delle indagini ci sono 36 appalti pubblici per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro, di cui 15 milioni finanziati con fondi europei (FESR) e quasi 5 milioni con risorse del PNRR.
Secondo gli inquirenti, Lello Guida avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano nell’amministrazione comunale, pur non rivestendo alcuna posizione formale. La procura lo descrive come il “perno del sistema” messo in piedi dal sindaco Marco Coppola, anch’egli arrestato due mesi fa in flagranza di reato mentre intascava una tangente da 6mila euro in un ristorante. In quell’occasione, a denunciare tutto fu lo stesso imprenditore coinvolto, esasperato dalle continue richieste di denaro in cambio del rinnovo degli affidamenti pubblici.
Le indagini avrebbero accertato come Guida agisse da fiduciario del sindaco, gestendo rapporti, decisioni e persino fondi, al punto da far ipotizzare una “gestione eterodiretta” del Comune. In alcune intercettazioni, Coppola lo chiama “fratello”, rivelando un legame stretto e operativo. E proprio nella sua abitazione, nascosti in un biliardo, i finanzieri hanno rinvenuto 167mila euro in contanti.
Oltre al sindaco e al suo stretto collaboratore Francesco Di Maio, sono coinvolti nell’inchiesta anche due funzionari comunali e sette imprenditori. I reati contestati spaziano dalla corruzione all’istigazione alla corruzione, dal peculato alla turbata libertà degli incanti.
Tra le gare finite sotto la lente degli investigatori figurano l’affidamento diretto per lo studio di fattibilità della riqualificazione del percorso pedonale costiero e la fornitura di 342 poltroncine destinate al teatro comunale Tasso.