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Sequestrati ristorante e sushi-bar nel Napoletano: ipotesi boss come titolare occulto

evasione fiscale imprenditori denunciati
Foto di repertorio
evasione fiscale imprenditori denunciati

Un ristorante e un sushi-bar sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli. Secondo le autorità, un alto esponente del gruppo Ferrara-Cacciapuoti sarebbe coinvolto nelle proprietà di un ristorante e di un sushi-bar situati a Villaricca.

Sequestrati ristorante e sushi-bar nel Napoletano

Un ristorante e un sushi-bar sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli perché sarebbero riconducibili a un esponente di spicco del gruppo Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca. Il sequestro preventivo è stato attuato in seguito a un decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, a seguito della richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini, avviate il 5 giugno 2023, hanno portato all’arresto di diverse persone, tra cui un individuo considerato il referente delle operazioni finanziarie e commerciali del clan.

Le due aziende sarebbero state formalmente intestate a prestanome, mentre dietro di esse si celerebbe un esponente di alto livello del sodalizio, già rinviato a giudizio per reati di associazione mafiosa e attualmente in carcere. Secondo gli investigatori, tali aziende sarebbero state acquistate con i proventi di attività illecite del clan, attraverso una serie di trasformazioni societarie e operazioni di intestazione fittizia. Inoltre, le indagini hanno rivelato che parte del nucleo familiare di quest’individuo avrebbe avuto guadagni smisuratamente superiori rispetto al valore delle attività commerciali, stimato intorno ai 600mila euro.

Le verifiche economico-patrimoniali condotte dagli agenti del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico) hanno portato al decreto di sequestro eseguito oggi dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. Questo sequestro ha riguardato le quote, i complessi aziendali e i patrimoni delle imprese coinvolte, che sono stati affidati a un amministratore giudiziale nominato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

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