Una donna ha denunciato abusi e minacce subite per mesi, portando all’arresto di cinque persone, tra cui il suo ex marito, a Scampia, grazie all’indagine coordinata dai PM contro i reati sulle categorie vulnerabili.
Scampia, donna denuncia abusi e violenze: cinque arresti per minacce e stalking
Ha trovato il coraggio di ribellarsi a un’intera famiglia, denunciando abusi, minacce e violenze subite per mesi. Grazie alla sua determinazione e alla collaborazione con la polizia, cinque persone sono finite in manette a Scampia, tra cui il suo ex marito e alcuni suoi familiari.
Nei giorni scorsi, il GIP Gianluigi Visco ha emesso cinque misure cautelari al termine di un’indagine condotta dai PM Sergio Ferrigno e Raffaello Falcone, che coordinano il pool contro i reati sulle categorie vulnerabili. Sono stati arrestati:
Michele Cletter, ex marito della vittima
A.C. e D.B., suoi parenti coinvolti nelle violenze
M.C., fratello dell’ex marito, accusato anche di molestie sessuali
M.C., nuora della famiglia, ritenuta complice delle intimidazioni.
Altri due membri della famiglia, N.C. e I.R., sono stati raggiunti dal divieto di avvicinamento alla vittima.
La spirale di violenza: botte, minacce e stalking
La vicenda ha inizio tra la fine del 2023 e il 2024, quando la donna decide di chiudere la relazione con il marito, Michele Cletter, già detenuto per reati commessi in un contesto criminale. La sua scelta segna l’inizio di un’escalation di minacce e violenze.
L’uomo, rifiutando la separazione, organizza e asseconda spedizioni punitive contro l’ex moglie. Gli episodi di terrore non si limitano alle parole, ma si trasformano in attacchi fisici e psicologici:
Ottobre 2024: tre uomini armati di spranghe e mazze da baseball cercano di sfondare il cancello e la parete di casa della vittima, riuscendo a praticare un foro nel muro. La donna, terrorizzata, chiama la polizia gridando: «Stanno cercando di entrare, vogliono uccidere me e i miei figli!»
Pedinamenti e intimidazioni: il cognato della donna la raggiunge in un centro sportivo, costringendola a lasciare cellulare, chiavi di casa e auto, lasciandola senza mezzi e con i figli per strada
Casa devastata: approfittando della sua assenza, i persecutori entrano nella sua abitazione, mettendola a soqquadro
Le molestie del cognato e il rifiuto che ha scatenato l’inferno
La persecuzione subita dalla donna sembra aver avuto un’ulteriore origine. Secondo la sua denuncia, il fratello dell’ex marito, M.C., avrebbe iniziato a tormentarla dopo il suo rifiuto di cedere alle sue avances sessuali. «Non ho voluto assecondarlo, non ho accettato il suo approccio fisico e sentimentale. Da allora è iniziato il mio inferno.»
La denuncia e il coraggio di dire basta
Nonostante la paura, la donna ha trovato la forza di documentare gli attacchi, filmando le aggressioni e raccogliendo prove concrete. La sua denuncia ha permesso di smantellare una rete di violenza e oppressione, restituendo speranza a lei e ai suoi figli.
Oggi, grazie al suo coraggio e all’intervento delle forze dell’ordine, può finalmente guardare al futuro con maggiore sicurezza.