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Omicidio Vassallo, don Patriciello incontra in cella il colonnello Cagnazzo: “Un conforto spirituale”

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Fabio Cagnazzo

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno ha autorizzato don Maurizio Patriciello, sacerdote noto per la sua lotta contro i crimini ambientali nella Terra dei Fuochi, a visitare in carcere il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, accusato di concorso nell’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, ucciso a Pollica nel 2010, per un colloquio privato di carattere spirituale.

Omicidio Vassallo, don Patriciello incontra in cella il colonnello Cagnazzo

Il sacerdote ha ottenuto l’autorizzazione per una visita nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Un colloquio privato, di carattere strettamente personale e spirituale. È con questa motivazione che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno ha concesso a don Maurizio Patriciello, noto sacerdote simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi, di incontrare in carcere il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, detenuto con l’accusa di concorso nell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso a Pollica nel settembre del 2010.

L’istanza per la visita è stata presentata dall’avvocato Ilaria Criscuolo, che difende Cagnazzo, sottolineando la necessità di un momento di conforto emotivo e psicologico per il militare. L’incontro si è già svolto, durato circa un’ora e mezza, durante la quale il parroco ha portato il suo sostegno al carabiniere.

Il caso Vassallo: le accuse contro Cagnazzo

Fabio Cagnazzo è uno dei principali indagati nell’inchiesta sulla morte di Vassallo. Secondo la Procura di Salerno, avrebbe agito insieme all’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e all’imprenditore Giuseppe Cipriano, accusati non solo dell’omicidio ma anche di un presunto depistaggio per sviare le indagini.

Le accuse principali:

Il rapporto tra don Patriciello e il colonnello Cagnazzo

Il sacerdote conosceva da anni il colonnello, fin dai tempi in cui Cagnazzo era comandante della compagnia di Castello di Cisterna, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata nel Napoletano. Durante quegli anni, don Patriciello si batteva contro lo sversamento illecito di rifiuti, il traffico di droga e la camorra, collaborando anche con le forze dell’ordine.

Dopo il suo ingresso in carcere, il colonnello ha chiesto un incontro con il sacerdote, che ha voluto offrirgli un sostegno umano e spirituale.

L’avvocato di Cagnazzo: “Vogliamo il processo”

L’avvocato Criscuolo ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile al processo, dove potremo finalmente dimostrare l’estraneità del colonnello alle accuse.”

Cagnazzo, interrogato un anno fa, aveva già respinto ogni addebito. Tuttavia, le indagini hanno evidenziato dieci punti critici su cui la Procura insiste, tra cui il tentativo di influenzare le indagini e di proteggere alcuni soggetti vicini agli ambienti dello spaccio ad Acciaroli.

Prossimi sviluppi: la parola ai giudici

L’inchiesta sembra destinata a concludersi con una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. La difesa attende con ansia il verdetto della Cassazione, che potrebbe confermare o ribaltare le misure cautelari.

Intanto, il caso continua a scuotere l’opinione pubblica, mentre la figura di Angelo Vassallo resta un simbolo di legalità e resistenza alla criminalità organizzata.

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