Pellegrinaggio al luogo dell’omicidio di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall’ex fidanzato: fiori, lettere e silenzi davanti al casolare abbandonato dove è stato ritrovato il corpo. Intanto Alessio Tucci, l’ex fidanzato accusato dell’omicidio, è stato trasferito per motivi di sicurezza.
Omicidio Martina Carbonaro, pellegrinaggio sul luogo del delitto
In via Catania, davanti al campo sportivo Moccia, l’eco di una tragedia recente si mescola al silenzio di chi arriva, si ferma e lascia un fiore. È lì, nel casolare abbandonato che un tempo ospitava il custode dell’impianto, che è stato ritrovato il corpo senza vita di Martina Carbonaro, la quattordicenne uccisa brutalmente, secondo l’accusa, dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni a luglio.
Quel luogo, oggi sbarrato e sigillato, è diventato un altare laico di dolore e memoria. Sul cancello, accanto ai fiori e ai biglietti lasciati da amici, cittadini e compagni di scuola, si sono fermati anche i ragazzi della squadra di calcio: un minuto di silenzio e un applauso prima dell’allenamento, in un gesto spontaneo che ha unito sport e cordoglio.
Ma insieme alla commozione cresce anche un fenomeno inquietante: il pellegrinaggio dell’orrore. Auto che rallentano, si fermano davanti al casolare, qualcuno scende, osserva, scatta una foto. Un andirivieni che non passa inosservato ai residenti della zona, solitamente tranquilla. A muovere molte di queste persone – che arrivano anche da fuori città – è il desiderio di vedere con i propri occhi il luogo mostrato in tv, nei servizi giornalistici e sui social.
Alessio Tucci trasferito in un carcere fuori regione
Nel frattempo, Alessio Tucci è stato trasferito dal carcere di Poggioreale a un istituto penitenziario fuori regione. Una decisione legata a motivi di sicurezza, come spiegato dal suo legale, l’avvocato Mario Mangazzo: il clima all’interno della casa circondariale napoletana era diventato insostenibile, con rischi concreti per l’incolumità del giovane. Anche i familiari, riferisce il difensore, sarebbero stati oggetto di episodi spiacevoli all’esterno del carcere, durante le visite.
Autopsia decisiva per le indagini
Domani, 3 giugno, verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo di Martina, che si svolgerà presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano, dove la salma è stata trasferita. L’esame autoptico sarà cruciale per ricostruire con precisione le cause del decesso e verificare le dichiarazioni rese da Tucci, che ha sostenuto di aver trovato la ragazza già priva di vita, coprendola poi con un armadio e materiale di risulta.
Le prime valutazioni medico-legali, tuttavia, indicherebbero che Martina era ancora viva al momento del seppellimento improvvisato, e che la sua agonia potrebbe essere durata diversi minuti. Elementi che, se confermati, aggraverebbero la posizione del giovane, attualmente accusato di omicidio e occultamento di cadavere.