L’autore dell’omicidio di Francesco Pio Maimone a colloquio con il garante avrebbe dichiarato la sua innocenza: “Non ho visto nessuno a terra”. Davanti al magistrato, nel corso dell’udienza per la convalida del fermo, Francesco Pio Valva si è avvalso della facolta di non rispondere.
Omicidio Francesco Pio, killer a colloquio con il garante
“Mia madre incinta ha rischiato di perdermi, subiva anche violenza da parte di papà. Andando bene il parto ha voluto mettermi il nome di Padre Pio da Pietralcina”, così dichiara Francesco Pio Valda, il 20enne presunto killer di Francesco Pio Maimone.
Il giovane al momento di trova in isolamente nel carcere di Secondigliano, al colloaquio con il garante dei detenuti dichiara la propria innocenza. “Fuma moltissimo, sta da solo. Deve metabolizzare ancora meglio quello che gli è accaduto e quello di cui è accusato. Lui, spiega Ciambriello, si dichiara innocente”, spiega il garante.
Non risponde alle domande del magistrato
Durante l’udienza di convalida del fermo, Valda si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Non è una confessione di verità. Un’infanzia ricostruita da lui, attraverso anche qualche comunità per minori, poi messo alla prova. Mi ha raccontato del prete della parrocchia. Un padre ucciso. Una vita difficile non è né una colpa né un alibi. Una persona che oltre a essere un adolescente a metà, l’ho trovato con la morte nel cuore. C’è un senso di vuoto che mi colpisce in questi adolescenti. ‘Ha detto si chiama come me (Francesco Pio ndr), ma in quel momento non ho avvertito niente, non ho visto nessuno a terra’”.