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Non un raptus ma un piano studiato dietro la strage a Forio di Ischia: tre morti e una donna in gravissime condizioni | LA RICOSTRUZIONE

OMICIDIO FORIO ISCHIA ultime notizie 18 agosto
L'omicida, la ex moglie e il nuovo compagno
L'omicida, la ex moglie e il nuovo compagno

La sparatoria di Forio d’Ischia non è stata un gesto improvviso ma un piano studiato: ecco la ricostruzione dell’omicidio avvenuto sabato scorso 16 agosto. Tre morti e una donna gravissima ricoverata al Cardarelli. L’isola sospende ogni festa e si stringe nel silenzio del lutto. Il sindaco: “Tragedia inaccettabile”.

Omicidio a Forio di Ischia: tre morti e una donna grave

Il giorno dopo la tragedia, a Ischia regna un silenzio irreale. La gente parla a bassa voce, con lo sguardo ancora incredulo per quello che è accaduto. Tutto lascia pensare a un gesto studiato e lucidamente preparato: la sparatoria di Forio non è stata un impeto, ma una missione disperata di Antonio Luongo, 71 anni, che ha portato con sé rabbia e rancori mai superati.

Un piano covato da tempo

Sabato pomeriggio, l’ex operatore ecologico ha raggiunto l’isola dalla terraferma con un unico pensiero: distruggere la famiglia che non sentiva più sua. Sapeva che la ex moglie, Lyudmyla Velykgolova, si trovava lì con il nuovo compagno, Nunzio Russo Spena, e con la madre, Zinoviya Knihnitska.

Poche ore prima le due donne lo avevano notato nei dintorni e avevano chiamato i carabinieri. I militari erano intervenuti, ma l’uomo si era già dileguato. Per la prima volta, Lyudmyla aveva trovato la forza di denunciare quell’ombra ingombrante del passato. Ma il tempo, purtroppo, non è stato sufficiente.

La violenza cieca

Ritornato a Cuotto al tramonto, Luongo ha bucato una gomma dell’auto dei familiari per impedirne la fuga. Poi, con una pistola irregolare, ha sparato senza esitazioni. Russo Spena e Knihnitska sono caduti subito, mentre Lyudmyla ha provato a salvarsi correndo tra i vicoli. È stata raggiunta e colpita sei volte. Infine, l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso, togliendosi la vita. Ora Lyudmyla è ricoverata in condizioni disperate al Cardarelli di Napoli, dopo due trasferimenti e un intervento chirurgico d’urgenza. L’isola intera prega per lei, con il fiato sospeso.

L’abbraccio dell’isola

«Non è tempo di parole, ma di silenzio e di vicinanza», ha detto il sindaco di Forio, Stani Verde, con la voce rotta dall’emozione. Per rispetto delle vittime è stata annullata la Festa del Vino, che avrebbe portato centinaia di persone a Panza. Anche la comunità ucraina di Ischia ha fatto sentire la sua voce, chiedendo rispetto e smentendo con forza alcune voci distorte circolate sui social. «Chiediamo silenzio, preghiera e dignità davanti a questa tragedia». Oggi sull’isola non c’è rumore di musica né di festa, solo il peso insopportabile di quegli spari che hanno strappato vite e spezzato la serenità di un’intera comunità.

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