Si va verso la scarcerazione del responsabile dell’omicidio di Antonio Landieri, ragazzo di 20 anni ucciso per errore sotto casa, nel pieno della faida di Scampia. Una vicenda che risale a diciannove anni fa e che ancora non conosce fine, anzi, fa discutere ancora come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Faida di Scampia, omicidio Antonio Landieri: si va verso la scarcerazione
I giudici della prima sezione della Corte di Cassazione hanno annullato la condanna all’ergastolo per Davide Francescone, componente del commando che il 6 novembre del 2004 entrò in azione. Il commando aveva in programma una spedizione punitiva nel pieno della faida di Scampia.
Una vicenda in merito alla quale, nel corso degli anni, sono emersi numerosi dettagli. Anche dai racconti del boss scissionista Gennaro Notturno e dello stesso Francescone che ammise di aver partecipato al delitto. Ma la vicenda, nonostante la confessione, non è stata ancora chiusa. Ora i giudici di Corte di Appello potrebbero firmare un’altra condanna all’ergastolo, vista l’efferatezza dell’agguato, per altro consumato in nome e per conto di un clan camorristico.
Allo stesso tempo, Davide Francescone, già condannato a dieci anni per camorra e droga, potrebbe andare incontro alla rivalutazione della pena per il reato più grave. Potrebbe addirittura ottenere la scarcerazione per decorrenza dei termini, tutto dipende dai tempi.