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Napoli, il racket delle pizzerie: le “rate” imposte dalla camorra

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NAPOLI. Puntano agli imprenditori dal cognome prestigioso, con un solo scopo: la rata di Pasqua, seconda tassa del racket dopo Natale e prima di Ferragosto, potendo contare sul silenzio di tutti.

Raid alle pizzerie famose: le rate della camorra

Dopo la bomba carta di metà gennaio, quella che ha mandato in frantumi la saracinesca della pizzeria di Gino Sorbillo, nuovo raid di matrice estorsiva consumato nella stessa zona.

Questa volta ad essere presa di mira, è la nota pizzeria Di Matteo, una delle più conosciute e famosa anche per l’antica tradizione di vendere la margherita a libretto, oltre che per la visita del presidente statunitense Bill Clinton, durante le giornate del G7, nell’ormai lontano 1994.

Lo scopo è sempre lo stesso: estorcere soldi, le “rate” che la camorra impone e che tutti “devono” pagare.

 

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