Napoli, le toccanti lettere a Babbo Natale dai bambini delle case accoglienza
“Vorrei un telescopio perché amo le stelle e mi incuriosiscono e anche perché mi sentirei più vicino ai miei nonni che sono in cielo”, scrive uno dei tanti bimbi che si trovano in una struttura di accoglienza del Napoletano. Un messaggio emozionante pubblicato sul Mattino di Napoli che raccoglie l’appello lanciato dai volontari dell’associazione Spa, ovvero la Società per Amore.
Il dramma
C’è, ad esempio, il piccolo Giuseppe. Ha 8 anni. da qualche mese si trova senza i genitori in una casa famiglia a pochi chilometri da Napoli e che ora chiede una famiglia “normale“. O Francesco, dieci anni, che con una incredibile lucidità scrive: “Per colpa di mia madre sono già stato in due comunità. In questa sono da solo mentre nell’altra stavo con lei. Le educatrici mi vogliono bene, anche se dicono che ho la testa dura, e io pure voglio bene a loro. Diciamo che uno dei regali che vorrei è che una coppia mi porti a casa loro e mi aiuti a fare i compiti e mi accompagni al parco giochi quando ho finito di studiare”.
