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Napoli, bimbo di 4 anni intossicato dal monossido di carbonio: salvato al Santobono

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Una corsa contro il tempo per salvare la vita a Danilo, un bimbo di soli 4 anni che stava morendo per inalazione da monossido di carbonio.

Napoli, bimbo di 4 anni intossicato dal monossido di carbonio: salvato

Paura per un bambino di soli 4 anni, che nella notte scorsa, ha rischiato di morire per inalazione da monossido di carbonio. A lanciare l’allarme, sono stati i genitori del piccolo, che hanno rinvenuto il loro figlioletto cianotico e privo di sensi.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che dopo i primi soccorsi,hanno deciso di trasferire il piccolo paziente in uno dei centri iperbarici presenti su territorio nazionale. E qui comincia l’odissea per la ricerca della disponibilità di una camera iperbarica.

La ricerca prosegue senza sosta mentre aumenta l’angoscia dinanzi a ripetuti dinieghi. E infatti sono stati indisponibili ad accogliere il bambino il Policlinico Umberto I di Roma, il centro iperbarico convenzionato di Fano, il centro iperbarico convenzionato di Ravenna e infine il centro iperbarico convenzionato di Larino.

Il caso sembrava senza via di uscita fino a quando non si è reso disponibile l’Unità complessa di Anestesia e Centro di Medicina Iperbarica del Santobono Pausilipon di Napoli, attivo ventiquattrore su ventiquattro. L’ambulanza corre veloce da Sulmona a Napoli. Sono ormai le due della notte.

Danilo viene sottoposto al trattamento di ossigenoterapia iperbarica, secondo il protocollo di emergenza, terminata alle quattro del mattino: “Il piccolo sta bene ed è fuori pericolo – dichiara il professor Infascelli -, sarà sottoposto ad una ulteriore seduta di ossigenoterapia iperbarica per poi fare ritorno a Sulmona.

 

Santobono

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