È deceduta all’Ospedale del Mare di Napoli Vasylyeva Olena Georgiyivna, 60 anni, la donna ucraina vittima di una violenta aggressione avvenuta lo scorso 3 agosto a Sant’Antimo (Napoli). La donna era ricoverata dal 6 agosto nel reparto di terapia intensiva, dove i medici avevano tentato per settimane di salvarle la vita dopo le gravissime lesioni riportate alla testa.
Muore dopo due mesi la donna colpita con una mazzuola
Secondo la ricostruzione delle indagini condotte dai Carabinieri, la donna era stata colpita con una mazzuola da carpentiere dal marito, Domenico Pirozzi, 69 anni, al culmine di una lite domestica. In un primo momento, l’uomo aveva cercato di depistare gli investigatori, raccontando di una presunta rapina finita in tragedia. Ai militari accorsi nell’abitazione, infatti, Pirozzi aveva riferito di essere stato vittima di una violenta aggressione da parte di ignoti, durata diverse ore.
Tuttavia, la versione fornita non aveva convinto gli inquirenti, che avevano riscontrato incongruenze nel racconto. Dopo circa dodici ore di interrogatorio, l’uomo crollò e confessò, ammettendo di aver colpito la moglie durante un acceso diverbio. Da quel momento è stato posto in stato di fermo e successivamente trasferito in carcere, accusato di tentato omicidio, accusa che con il decesso della donna si aggrava ora in omicidio volontario.
L’aggressione si era consumata all’interno dell’abitazione della coppia, in una zona residenziale di Sant’Antimo. Secondo quanto emerso dalle indagini, la relazione tra i due era segnata da frequenti litigi e da una situazione di forte tensione familiare.
La Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, che sarà eseguita nei prossimi giorni per accertare le cause esatte della morte. Il caso ha suscitato forte indignazione nella comunità locale, dove la notizia della morte di Olena Georgiyivna è stata accolta con dolore e sconcerto, riportando ancora una volta l’attenzione sul tema della violenza domestica e delle sue tragiche conseguenze.