Ad Afragola, la comunione della sorella dell’assassino di Martina Carbonaro con addobbi e post sui social scatena polemiche. I familiari della 14enne uccisa denunciano mancanza di rispetto e chiedono giustizia.
Martina Carbonaro, festa per la comunione della sorella dell’assassino scatena indignazione
Ad Afragola, la celebrazione della prima comunione della sorella dell’assassino di Martina Carbonaro, Alessio Tucci, ha scatenato indignazione. La festa, con addobbi colorati e palloncini all’esterno del palazzo di famiglia, è stata criticata dalla mamma della vittima e dal deputato Francesco Borrelli per la mancanza di rispetto verso la memoria della 14enne uccisa lo scorso maggio. Nonostante la sorella di Alessio sia estranea al delitto, la visibilità della cerimonia sui social network ha aggravato il dolore dei familiari di Martina, che parlano di un gesto che sembra rimuovere il lutto e la sofferenza ancora presenti.
Le reazioni
Borrelli ha definito l’accaduto uno “sconcertante esempio di rifiuto di responsabilizzazione genitoriale e di mancanza di rispetto per la vita altrui”. I genitori di Martina hanno espresso dolore e indignazione: «Festeggiano con mia figlia al cimitero e noi condannati all’ergastolo della sofferenza».
La vicenda resta al centro dell’inchiesta della Procura di Napoli Nord, guidata dal pm Alberto Della Valle, con l’ipotesi di omicidio aggravato. Recenti esiti dell’autopsia confermano la gravità del delitto: Martina fu colpita più volte alla nuca e al volto mentre cercava di difendersi, e Alessio avrebbe tentato di occultare il corpo. L’indagato, difeso dal penalista Mario Mangazzo, è detenuto dallo scorso maggio in attesa di probabile processo immediato. I genitori di Martina, assistiti dall’avvocato Sergio Pisani, chiedono giustizia per la figlia e condannano l’ostentazione pubblica della festa.