Cronaca Napoli, Napoli

Il maltempo a Napoli inizia a far danni: crolla impalcatura

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I primi danni del maltempo a Napoli
I primi danni del maltempo a Napoli

Il maltempo inizia a far danni a Napoli: un’impalcatura di un palazzo in via Aniello Falcone sarebbe stata spazzata letteralmente via dal forte vento. Nessun ferito, ma tanta paura. Crollo anche di alberi in città: si registra in quel caso un ferito.

Maltempo a Napoli, impalcatura spazzata via dal vento

Il vento forte che questa mattina si è presentato sulla città ha strappato letteralmente dalla facciata di un palazzo un’impalcatura di quattro piani. Fortunatamente non è stato registrato nessun ferito.

L’allerta meteo prorogata

La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato l’avviso di allerta meteo con livello di criticità arancione su tutto il territorio per piogge e temporali anche di forte intensità valevole fino alle ore 9 di domani 18 gennaio 202. Prolungato fino alle 9 di giovedì 19 gennaio 2023. Fino a domani mattina l’allerta è arancione.

Dalle ore 9 di domani fino alle ore 9 di giovedì 19 gennaio il livello di allerta è:

  •   Arancione su: Zona 1 (Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana); Zona 3 (Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini); Zona 5 (Tusciano e Alto Sele); Zona 6 (Piana Sele e Alto Cilento; Zona 8: Basso Cilento);
  • Gialla sul resto della regione.

Le previsioni

Sono previste precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio e temporale anche di forte intensità. Venti tendenti a molto forti con raffiche da ovest-sud-ovest. Mare molto agitato con mareggiate lungo le coste esposte.

Sono possibili instabilità di versante, localmente anche profonda, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni); scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; occasionali fenomeni franosi e possibili cadute massi per condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, anche per la saturazione dei suoli.​

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