Da ore un vasto incendio sta interessando il parco del Vesuvio, con focolai che stanno devastando vigneti e coltivazioni nel territorio di Terzigno, sul versante sud del monte Somma. Nel pomeriggio di venerdì 8 agosto, le fiamme si sono intensificate, estendendosi su un’area sempre più ampia e creando una colonna di fumo alta e visibile fino a Napoli, generando un effetto ottico simile al pennacchio fumante del cratere vulcanico.
Incendio sul Vesuvio a Terzigno
Nonostante l’incendio non abbia ancora coinvolto direttamente le abitazioni, le fiamme si stanno avvicinando pericolosamente alle zone abitate, salendo fino a quota mille metri. La situazione rimane critica e sarà oggetto di una nuova valutazione alle prime ore dell’alba, con l’auspicio di un potenziamento degli interventi aerei per il contenimento del rogo.
La Prefettura di Napoli ha istituito un tavolo permanente con la partecipazione di tutte le istituzioni competenti, incaricate di coordinare le operazioni di emergenza. Sul posto sono attivi i vigili del fuoco, i carabinieri forestali e le squadre di Protezione civile, che operano sia da terra che con il supporto di due Canadair e un elicottero regionale.
Il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, ha espresso preoccupazione per l’evolversi dell’incendio, sottolineando il continuo monitoraggio della situazione in stretta collaborazione con le autorità competenti. Ha inoltre ringraziato le squadre impegnate sul campo, ricordando l’importanza di salvaguardare il patrimonio naturale e la sicurezza delle comunità che vivono e lavorano nei dintorni del vulcano.
Oltre al focolaio principale, nella giornata di oggi è divampato un secondo incendio alle spalle dello stadio cittadino, sempre all’interno dell’area protetta, ma è il primo rogo quello che desta maggior allarme, soprattutto per l’espansione verso il comune di Ottaviano. Le fiamme stanno distruggendo centinaia di alberi e mettendo a rischio colture e vigneti, fondamentali per l’economia locale.
L’incendio sul Vesuvio rappresenta un grave danno ambientale, una problematica che si ripete ogni estate, con conseguenze particolarmente rilevanti nel Parco Nazionale, già pesantemente colpito negli anni scorsi, in particolare nel 2016 e 2017, quando furono distrutti oltre mille ettari di pineta sul versante ovest del monte.
Dal 15 giugno a oggi, la Protezione civile ha registrato 1.060 incendi boschivi in Campania, con una superficie complessiva di 2.568 ettari bruciati. Il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, ha definito le ore in corso “terribili”, sottolineando la gravità della situazione.