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Giulia Loffredo, la lettera dal carcere di Secondigliano: “Il pitbull ha attaccato, pena per quella bambina: è davvero colpa del cane”

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Giulia Loffredo, la lettera dal carcere di Secondigliano: “Il pitbull ha attaccato, pena per quella bambina: è davvero colpa del cane”. A scrivere i detenuti del Penitenziario: «La domanda può sembrare retorica, ma non lo è: le responsabilità ricadono sui proprietari». Lo riporta Il Mattino.

Giulia Loffredo, la lettera dal carcere di Secondigliano

Il titolo è: “Tragedia ad Acerra. Il cane come passatempo o scelta d’amore?”. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in corso per fare luce su quel terribile episodio di cronaca avvenuto ad Acerra la notte del 15 febbraio; la vicenda, purtroppo, è ben nota e in poche ore dal dramma ha fatto il giro del paese, suscitando rabbia, dolore e sgomento.

Il pitbull Tyson, il cane di famiglia, è accusato dal suo proprietario di aver causato la morte di Giulia Loffredo, la sua bambina di soli nove mesi, una dolce creatura che resterà nel cuore di tutto il quartiere. Secondo le prime analisi mediche, il pitbull avrebbe scosso la piccola fino a provocarle la frattura del collo. Si racconta che il padre, probabilmente in un sonno profondo, non si sia accorto di nulla mentre il cane afferrava Giulia. Il genitore ha infatti dichiarato di aver trovato la figlia in una pozza di sangue.

Questa triste vicenda riporta alla luce, ancora una volta, il dibattito sui cani considerati pericolosi, sia per le caratteristiche della razza che per la loro notevole stazza. La questione che ci poniamo è sempre la stessa: alcune razze sono intrinsecamente più aggressive, o sono i proprietari a non addestrarli correttamente, rendendoli così pericolosi? Di fronte alla tragedia di Acerra, la reazione immediata è spesso quella di ritenere che i cani di determinate razze debbano essere tenuti lontani dai bambini. Tuttavia, esistono anche esempi che contraddicono questa visione, come nel caso della pet therapy, dove è noto che alcuni cani possono offrire un supporto prezioso per diverse patologie.

Le indagini

Quello che stiamo cercando di capire da tempo è se il cane sia semplicemente un passatempo o se rappresenti una scelta d’amore che implica non solo ricevere, ma soprattutto dare. Potrebbe sembrare una domanda retorica, ma non lo è affatto. Molte persone considerano un cane solo come una fonte di divertimento, ignorando la grande responsabilità che comporta accoglierlo nella propria vita; una responsabilità paragonabile a quella di un figlio.

Proprio come per un figlio, è fondamentale prendersi cura non solo del suo benessere fisico, ma anche, e soprattutto, del suo benessere psicologico. Come qualsiasi essere vivente dotato di una psiche, il nostro compito è quello di non forzarlo in alcun modo, evitando di imporre esperienze di vita che non gli appartengono per natura. Inoltre, se non siamo disposti a rispettare la sua psiche, è meglio astenersi da questo compito così delicato e impegnativo.

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