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“Dottore, sto morendo”, il racconto shock della donna accoltellata a Qualiano. La replica: “Qui non muore nessuno”

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La donna di 35 anni accoltellata dall’ex a Qualiano si salva grazie ai soccorsi del 118, il racconto toccante del medico: «Qui non muore nessuno». L’uomo è stato arrestato nella giornata di sabato 22 novembre.

Qualiano, donna accoltellata dall’ex: il drammatico racconto del medico del 118

La scena è drammatica, segnata da paura e sangue. «Dottore, non respiro, sto morendo», mormora tra le lacrime la 35enne ferita a coltellate nella serata di sabato 22 novembre a Qualiano. A risponderle è Manuel, medico del 118, che prova a infonderle calma mentre la vita della giovane pende da un filo. La donna, madre di due bambini, è stata raggiunta da diversi fendenti in via Filippo Turati. A colpirla, secondo quanto riferito dalla vittima stessa e confermato dalle telecamere, sarebbe stato l’ex compagno: un 29enne già denunciato per maltrattamenti e sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico. Ora è in carcere. La 35enne, sebbene resti in codice rosso, non sarebbe in pericolo di vita.

A ricostruire quei minuti di terrore è un post dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che riporta le parole del medico. «Era già nell’ambulanza. Distesa, con un asciugamano intriso di sangue sull’addome. Quando la spogliamo, restiamo senza fiato: otto ferite da arma da taglio, distribuite come un disegno folle. Lei resta lucida, aggrappata alla vita. La stabilizziamo in silenzio, mentre partiamo verso l’ospedale di Giugliano, la sirena che fendetta il buio».

Durante il tragitto, un dialogo sussurrato racchiude tutta la tragedia: «Le chiedo chi sia stato. Lei non riesce nemmeno a sollevare lo sguardo. “È stato lui…”, dice. Quelle parole pesano come macigni». Poi, il momento più duro: «La sua voce cambia. Mi guarda e dice “Dottore, non respiro, sto morendo”. È una frase che ti taglia l’anima. Mi volto verso di lei e rispondo: “Qui dentro non muore nessuno. Ci sei tu e ci siamo noi. Non mollare”. Non era solo incoraggiamento. Era una promessa».

Al pronto soccorso la consegnano in codice rosso. «La vedo scomparire dietro le porte che si chiudono troppo in fretta. E resta il silenzio, quello che ti chiede perché. A te, “lui”, che hai quasi tolto la vita a una donna, dico solo: non sei un uomo. E spero che un giorno, guardandoti davvero, sarà il tuo stesso cuore a farti tremare».

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