Chi è Alessio Tucci, il 19enne che ha ucciso Martina Carbonaro ad Afragola: «L’ho ammazzata perché mi ha lasciato». Il ragazzo ha confessato di aver ucciso a colpi di pietra Martina Carbonaro, 14enne di Afragola, dopo la fine della loro relazione. Il giovane è stato fermato con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.
Chi è Alessio Tucci, il 19enne che ha ucciso Martina Carbonaro
Martina Carbonaro, 14 anni, è stata uccisa a colpi di pietra. Il corpo della giovane è stato trovato sotto un materasso nell’ex abitazione del custode del campo sportivo “Moccia“ di Afragola. La ragazza era scomparsa lunedì pomeriggio.
Alessio Tucci, 19 anni, è il giovane che ha confessato l’omicidio. Ex fidanzato di Martina, la loro storia era finita due settimane fa su decisione della ragazza. Dopo aver visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, il ragazzo è crollato e ha ammesso: «L’ho uccisa perché mi ha lasciato».
L’interrogatorio
Durante l’interrogatorio con i carabinieri, Tucci ha dichiarato: «Sì, è vero, l’ho uccisa: l’ho colpita con una pietra». Difeso dal penalista Mario Mangazzo, il 19enne ha spiegato di essere stato fidanzato con Martina per due anni, a partire da quando lei aveva 12 anni, e che da un paio di settimane la loro relazione era in crisi. Muratore saltuario, secondo alcuni residenti, Alessio avrebbe anche partecipato ai primi soccorsi, in un tentativo di depistaggio che è stato però smascherato dagli investigatori. Le indagini hanno rivelato che dopo aver ucciso la ragazza, Alessio ha nascosto il corpo in un armadio, poi ribaltato a terra e coperto con materassi e masserizie.
La procura di Napoli Nord ha contestato a Tucci le accuse di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La procuratrice facente funzioni, Anna Maria Lucchetta, ha sottolineato che la notte scorsa, «a seguito di un’intensa attività investigativa, con ricerca e perlustrazione», è stato possibile chiarire la dinamica.
Una donna del condominio di Martina ha raccontato di aver visto il 19enne, insieme ai genitori della vittima, impegnato nelle ricerche della ragazza scomparsa. Tuttavia, questo tentativo di inscenare una falsa ricerca è stato smascherato grazie alle immagini di videosorveglianza e ai riscontri raccolti dai carabinieri.