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Cardarelli, inaugurato il Padiglione G con 35 nuovi ambulatori. De Luca: “Da aprile niente più liste di attesa”

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Inaugurazione nuovo Padiglione al Cardarelli - Foto di Anteprima24

Inaugurato il Padiglione G dell’ospedale Cardarelli di Napoli con 35 nuovi ambulatori dopo solo un anno di lavori (la struttura era ferma dal 2011). De Luca: “Da aprile niente più liste di attesa”.

Cardarelli, inaugurato il Padiglione G con 35 nuovi ambulatori

È stato inaugurato il Padiglione G dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dedicato a 35 nuove specialità. Dopo un anno di lavori, la nuova struttura di quattro piani, ferma dal 2011, rappresenta il primo completamento di un progetto di ristrutturazione in corso nel principale ospedale della regione. Il taglio del nastro è stato effettuato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, insieme al direttore generale Antonio D’Amore. Il Padiglione è accessibile a tutti i cittadini attraverso il Centro Unico Prenotazioni per prime visite, controlli ed esami strumentali, e include anche una sala operatoria per piccoli interventi chirurgici.

L’intervento ha previsto un investimento di 5 milioni e 600 mila euro, realizzato in soli 345 giorni. Saranno disponibili venticinque discipline, tra cui: chirurgia d’urgenza, ortopedia, otorinolaringoiatria (con esami strumentali e logopedia), endocrinologia, gastroenterologia, chirurgia plastica, dermatologia (prime visite, medicazioni, tumori cutanei, fototerapia), cardiologia, infettivologia, reumatologia, dietologia, medicina d’urgenza (centro trombosi), chirurgia (patologie del pavimento pelvico), servizio di psicologia clinica, neurologia (centro cefalee, neurologia cerebrovascolare), neurochirurgia, chirurgia toracica, chirurgia della tiroide e paratiroide, nefrologia, urologia, immunologia, oculistica e riabilitazione.

L’intervento di Vincenzo De Luca

L’apertura del Padiglione G consentirà di dedicare completamente il Palermo all’oncologia e all’ematologia. Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza delle visite oculistiche e delle gastroscopie, che potranno essere svolte nei nuovi spazi. “Queste sono due delle principali cause delle lunghe liste d’attesa”. Ha inoltre promesso che entro aprile “…la Campania diventerà la prima regione d’Italia per quanto riguarda le liste d’attesa”. Non è la prima volta che il governatore fa simili dichiarazioni; aveva già previsto risultati simili per la fine del 2023 e poi per la fine del 2024, attribuendo poi al Governo la responsabilità per il mancato raggiungimento degli obiettivi. “Riusciremo a realizzare quest’altro miracolo, nonostante la mancanza di 15mila medici e risorse inferiori rispetto ad altre regioni”.

Il progetto

Durante la giornata sono stati presentati i progetti di trasformazione strutturale attualmente in corso presso l’ospedale:

– Padiglione 22 con 22 posti letto (1.890 mq, investimento di 12,6 milioni di euro, consegna prevista per il 2026)
– Prima Banca del Tessuto Muscolo Scheletrico del Mezzogiorno (390 mq, investimento di 2,5 milioni di euro, consegna prevista per agosto 2025)
– Tunnel aereo di collegamento tra i Padiglioni DEA/C/B/E, ristrutturazione del Padiglione E e adeguamento sismico del Padiglione F (finanziamento di 50 milioni di euro da fondi FSE-Regione Campania)
– Ristrutturazione del Padiglione Monumentale (investimento di 2,8 milioni di euro, consegna prevista per dicembre 2025)
– Ristrutturazione dei Padiglioni B e C (finanziamenti ex art. 20)

“Il Padiglione G, come spiega D’Amore, era inattivo da 14 anni, da quando nel 2011 la Pediatria è stata trasferita all’ospedale Santobono. In soli 345 giorni abbiamo effettuato lavori per renderlo accogliente e moderno per i nostri pazienti. L’apertura di un padiglione completamente dedicato agli ambulatori consente di separare le aree di ricovero da quelle destinate alle visite. Inoltre, il trasferimento di queste attività in questo padiglione libera oltre 1000 metri quadri nel Padiglione Palermo, che potranno essere utilizzati per le attività di oncologia e ematologia. Desidero ringraziare i tecnici, i medici, gli infermieri, il personale amministrativo e tutto il team che ha lavorato con impegno per portare a termine questo straordinario progetto.”

Cardarelli

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