Luigi Di Sarno, originario del Napoletano, è morto per un intossicazione da botulino in Calabria dopo essere stato dimesso da una casa di cura: “Sto morendo, non sto bene” avrebbe dichiarato alla sorella che ora denuncia disattenzioni. Ecco il drammatico racconto.
Luigi Di Sarno morto per intossicazione da botulino: il racconto
Luigi Di Sarno, originario di Napoli, è morto ieri sera in Calabria a causa di un’intossicazione da botulino. La sorella Mena, intervenuta ai microfoni di InterNapoli.it, ha raccontato con dolore e amarezza gli ultimi drammatici momenti. «Verso le 13 di quel giorno, mi chiamò dicendo di aver mangiato un panino e di sentirsi molto male — racconta Mena —. Aveva ancora il cibo nello stomaco, era confuso e stordito. Nei giorni successivi mi richiamò spiegando di aver mangiato una fetta di pizza, ma non riusciva a stare meglio. Non respirava bene, aveva problemi a vedere e a deglutire».
La mattina seguente, quando la sorella lo ha ricontattato, Luigi aveva una voce preoccupante, «brutta», come la descrive. Luigi era stato ricoverato in una casa di cura, ma al momento della dimissione i medici gli avevano detto che non aveva nulla di grave. «Gli hanno fatto una risonanza al cervello, ma lui continuava a sentirsi male e ripeteva: “Sto morendo, non sto bene”». La famiglia ha tentato di trasferirlo rapidamente all’ospedale del Mare di Napoli, ma non ce l’hanno fatta: «Mentre viaggiavamo sulla superstrada tra Scalea e Lago Negro, ha cominciato a soffocare. Cercava di respirare, ma due minuti dopo non c’era più».