È morto a 89 anni Michele Scudiero, originario di Agropoli, giurista e professore emerito della Federico II di Napoli. Ha lasciato un segno indelebile nel costituzionalismo e nelle autonomie locali.
Agropoli piange Michele Scudiero, è morto all’età di 89 anni
Il mondo accademico è in lutto per la scomparsa di Michele Scudiero, insigne giurista e professore emerito dell’Università Federico II di Napoli, morto a 89 anni nella sua abitazione. L’annuncio è stato dato dall’ateneo partenopeo, che lo ha definito “punto di riferimento per intere generazioni di giuristi”.
Nato ad Agropoli nel 1936, Scudiero ha lasciato un’impronta indelebile nella giurisprudenza italiana, con contributi fondamentali sul sistema delle autonomie locali, sulle fonti del diritto e sul costituzionalismo multilivello. Ha insegnato anche nelle università di Salerno e Macerata, ricoprendo incarichi istituzionali di rilievo: vicepresidente del Consiglio Universitario Nazionale, membro del Consiglio Nazionale della Scienza e della Tecnologia, consigliere di amministrazione della RAI e preside della Facoltà di Giurisprudenza della Federico II.
La sua produzione scientifica comprende oltre cento lavori, con studi approfonditi su Costituzione, democrazia diretta, regionalismo e integrazione europea. Numerosi i messaggi di cordoglio da ex allievi e autorità istituzionali; il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha definito Scudiero “straordinario giurista dotato di grande passione civile” e punto di riferimento accademico e istituzionale. I funerali si terranno mercoledì 10 settembre, alle ore 12, presso la chiesa di Santa Maria della Libera nel quartiere Vomero di Napoli.